Premio ’Pomodorino d’oro’: «In prima linea contro il caporalato»

Ieri nella sala Florim a Fiorano premiati gli agricoltori più virtuosi: «Solo materie prime italiane e di alta qualità»

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Ha scelto la Florim Gallery la Mutti spa, storica azienda di Parma (120 anni di storia), per festeggiare i 20 anni del premio ‘Pomodorino d’oro’, il riconoscimento riservato ai conferitori di pomodoro che, nella campagna appena conclusa, si sono distinti «per eccellenza e qualità della materia prima». Tra le oltre 400 famiglie di agricoltori ieri sono stati selezionati e premiati in 40: i primi tre sono stati Luciano Franzoni, la società agricola Schiena Franco, Pietro e Luciano, e Ricali Giorgio e Marina. «La campagna 2019 – ha spiegato l’amministratore delegato Francesco Mutti – si è chiusa, per il distretto del Nord Italia, con una leggera flessione da ricondurre al clima poco favorevole di maggio. Tuttavia, anche quest’anno la qualità è in linea con gli alti standard qualitativi». L’azienda, oltre «a una passione innata per il pomodoro 100% italiano», è anche attenta al rispetto delle condizioni di lavoro. Tutti i conferitori hanno rinnovato la richiesta di adesione alla Rete del Lavoro agricolo di qualità, strumento che permette di tutelare le imprese agricole virtuose, come ha rimarcato lo stesso Alessandro Apolito, del ministero delle Politiche agricole. Mutti si impegna anche nella protezione dell’ambiente: «Non a caso è stata scelta la sala di Florim ceramiche che permette all’azienda di devolvere il costo di affitto per l’acquisto di 1000 alberi di quercia ai Parchi del Ducato». g.a.