Profughi, pochi fondi. Accoglienza in bilico

IL PROCESSO Tre nuovi bandi della Prefettura per la gestione di 1300 richiedenti asilo. Ma le cooperative sono nuovamente pronte a disertarli

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Giugno, agosto e ottobre. La prefettura ci riprova: sono usciti infatti tre nuovi bandi di gara per l’accoglienza dei richiedenti asilo ma, anche questa volta, pare che non solo i big come Caleidos ma tutti i gestori del territorio diserteranno la gara. Il motivo è sempre il medesimo, confermano: il contributo previsto, che va dai 18 ai 23 euro a seconda della tipologia di gara, non è in grado di garantire un’accoglienza adeguata. Come noto, infatti, la cifra messa sul piatto garantisce ai profughi solo vitto e alloggio tagliando fuori tutte le attività volte ad arrivare ad una piena integrazione del migrante: supporto psicologico, corsi di italiano e avviamento al lavoro. L’avviso pubblico per la procedura negoziata per la conclusione di un accordo quadro annuale per l’affidamento dei servizi di gestione di centri di accoglienza riguarda 1300 richiedenti asilo; quelli attualmente presenti sul territorio. Come noto, infatti, il 30 novembre scadrà la proroga dei servizi e i gestori si chiedono, a quel punto, che fine faranno i richiedenti asilo se le gare andranno nuovamente deserte. In realtà l’affidamento dei servizi è previsto dal primo gennaio: non si esclude quindi un’ulteriore proroga ai gestori che attualmente accolgono i migranti. Per quanto riguarda invece le tre tipologie, una è per singole unità abitative con capienza fino a cinquanta posti e un contributo di 21.35 euro, comprensivo di poket money. Per i collettivi fino a cinquanta posti letto il rimborso a persona giornaliero è di 23 euro che scende a 21.90 per i centri collettivi da 51 a 300 migranti. In sostanza sono bandi fotocopia dei precedenti, con importi fissati come base d’asta dal protocollo Anac-Ministero dell’Interno per ciascuna tipologia di accoglienza. I big - ovvero cooperative come Caledos e Consorzio Gruppo Ceis . annunciano già che non aderiranno: «Non lo abbiamo neppure preso in considerazione», confermano da Caleidos. Della stessa idea il gruppo Ceis: «Non spostano nulla dal bando precedente – conferma Luca Cavalieri – quindi non prtecipiamo. Con i 18 euro come base non è possibile organizzare alcun servizio utile all’integrazione, che è la nostra mission. Noi abbiamo ancora ottanta ragazzi e presumiamo che la gara bandita di recente andrà nuovamente deserta: quindi auspichiamo in un’altra proroga tecnica in attesa di un tavolo di confronto». Porta Aperta è stata l’unica, nella prima gara di marzo, a partecipare per i 48 posti: il numero di profughi che gestisce attualmente. «Non volevamo interrompere il percorso che i ragazzi hanno iniziato: la nostra impostazione è quella da associazione di volontariato ma non condividiamo un’impostazione di gara che riduce i servizi come quelle pubblicate in questi mesi».

Intanto a seguito di segnalazioni da parte delle stesse cooperative

sono scattati i blitz delle forze dell’ordine all’interno di alcuni appartamenti destinati all’accoglienza di richiedenti asilo politico. Lo scorso venerdì gli uomini della mobile, insieme ai colleghi della municipale sono entrati in quattro abitazioni per verificare possibili ‘via vai’ sospetti.

Il servizio mirato è stato effettuato insieme al cane poliziotto victor. Passati al setaccio due abitazioi situate in viale Gramsci e proprio in una di queste l’unità cinofila ha fiutato marijuana, nascosta in balcone, per un peso complessivo di 50 grammi. Successivamente gli agenti si sono spostati in due appartamenti in zona Viale Amendola, dove però non sono state rinvenute sostanze stupefacenti. Complessivamente durante il servizio sono state identificate 21 persone, tutte in regola con i documenti di soggiorno. Come noto soprattutto negli ultimi mesi sono stati diversi i richiedenti asilo sorpresi a spacciare. Circostanza che potrebe peggiorare – secondo le cooperative - nel caso in cui fossero diminuiti i servizi legati appunto ad una corretta integrazione.