Pronto soccorso "Accessi in aumento, i Cau permetteranno al sistema di reggere"

La nuova campagna dell’Ausl con una serie di videoclip mira a indirizzare i cittadini verso i percorsi più adeguati. Bandiera: "In caso di infarto meglio chiamare l’ambulanza".

Pronto soccorso  "Accessi in aumento,  i Cau permetteranno  al sistema di reggere"

Pronto soccorso "Accessi in aumento, i Cau permetteranno al sistema di reggere"

Non andare al pronto soccorso in autonomia ma chiamare subito il 118: in caso di malore grave l’intervento sul posto degli operatori sanitari garantisce infatti una valutazione immediata del paziente e l’invio alla struttura sanitaria più adatta. E’ il messaggio che vuole veicolare la nuova campagna dell’Ausl attraverso una serie di videoclip esperienziali (pubblicati sui social aziendali), il primo dei quali dedicato alla prevenzione dell’infarto. La strategia comunicativa si inserisce nella più ampia riforma dell’Emergenza urgenza, presentata mercoledì dall’assessore regionale Raffaele Donini, che mira a ’liberare’ i pronto soccorso, oggi presi d’assalto soprattutto da codici bianchi e verdi, con l’introduzione dei Cau (centri assistenza urgenza).

Anche nei casi più gravi, però, andare al pronto soccorso in autonomia non è sempre la cosa giusta. Il primo video affronta il caso del dolore toracico non traumatico e vuole sensibilizzare soprattutto gli uomini tra i 40 e i 60 anni a chiamare l’ambulanza: "In base ai dati sono loro a ricorrere più spesso all’autopresentazione in ospedale – spiega il direttore del dipartimento di Emergenza Urgenza, Geminiano Bandiera – Invece è importante nelle patologie tempo-dipendenti come l’infarto non deragliare dal percorso giusto. Per non perdere il binario bisogna chiamare il 118. Ciò permette una maggiore tutela del paziente che può beneficiare di un primo screening sul posto da parte di professionisti qualificati con attrezzature all’avanguardia, come l’elettrocardiogramma che grazie alla telemedicina arriva direttamente allo specialista cardiologo".

Il video è stato realizzato a Modena in diverse location da un gruppo di operatori del dipartimento di Emergenza Urgenza riuniti nel progetto Nexus. Si tratta del primo di una serie di filmati dedicati a diversi target e patologie con l’obiettivo di rendere particolari fasce di popolazione più consapevoli dell’importanza dei corretti percorsi per salvaguardare la propria salute.

Sui futuri Cau in cui dirottare i codici non gravi Bandiera aggiunge: "La situazione dei pronto soccorso è nota a tutti, gli accessi sono in aumento e la fanno da padrone i codici di intensità minore. I Cau sono centri che permetteranno al sistema di reggere. Il cittadino sarà indirizzato al giusto ambulatorio tramite il nuovo numero unico 116117".

Spesso raggiungere da soli i pronto soccorso non rappresenta soltanto un rischio enorme per la salute, ma rende più difficile indirizzare subito la persona verso il giusto percorso di presa in carico sanitaria.

"Gli operatori del 118 sono gli occhi e le braccia che si fanno carico delle emergenze sul territorio – dichiara Romana Bacchi, direttrice sanitaria dell’azienda Usl di Modena -. Nel caso del dolore toracico non traumatico è fondamentale che i cittadini comprendano l’importanza, che può rivelarsi decisiva per la tutela della loro salute, di richiedere immediatamente il soccorso nel luogo dove si è manifestato l’episodio. La presa in carico del paziente avviene già nel momento della chiamata al 118 e l’arrivo celere dei sanitari permetterà di valutare all’istante la natura del dolore e qual è l’ospedale più adatto per quel tipo di esigenza sanitaria. La medicina moderna è in grado di assicurare a tutta la popolazione un’assistenza sanitaria di qualità, ma è altrettanto fondamentale la collaborazione dei cittadini".

Valentina Beltrame