"Pronto soccorso sguarnito, stiamo rimediando"

L’Ausl: "Per il Ramazzini pubblicati alcuni bandi e diamo incentivi economici per il personale"

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"Lo sforzo organizzativo posto in essere dall’Azienda, in merito alla grave carenza di risorse al Pronto Soccorso del Ramazzini, ha portato a garantire la copertura di diversi turni notturni nel mese di ottobre con la presenza di due medici, in particolare nell’orario di maggior afflusso di pazienti, tra le 20 e le 24". Dopo le polemiche sollevate dalla notizia della probabile presenza di un solo medico nel turno notturno al Ps di Carpi, l’Azienda Usl interviene per ribadire il proprio impegno che avrebbe già portato qualche frutto, precisando anche che "il Pronto soccorso, inserito all’interno della struttura ospedaliera, può contare sul forte supporto dei professionisti delle altre specialità". Una situazione emergenziale che sta determinando il malumore dei cittadini e la condanna da parte delle opposizioni. "La mancanza di personale – prosegue l’Ausl - è costantemente presidiata e che già da tempo siamo impegnati per reclutare risorse, sotto varie modalità contrattuali, al fine di stabilizzare l’équipe professionale. La situazione è in costante evoluzione e l’Azienda continuerà a ricercare personale tramite la promozione di diverse azioni come l’indizione costante di procedure selettive, ripetute più volte, per il reclutamento di personale a tempo indeterminato, determinato, libero professionale, nonché per specializzandi, la pubblicazione di bandi di mobilità; inoltre – aggiunge l’Ausl – è stato costruito un percorso di cooperazione tra i Servizi di PS delle tre aziende sanitarie della provincia di Modena per la copertura di turni all’interno del Dipartimento Interaziendale di Emergenza-Urgenza, sono stati promossi progetti di incentivazione economica nei confronti del personale medico che lavora nei PS, per quanto riguarda l’attività ordinaria e aggiuntiva, sia diurna che notturna, al fine di assicurare il più possibile la stabilità e continuità dei professionisti. Stiamo anche lavorando a nuove progettualità e tipologie di assistenza da affiancare al PS per quanto riguarda i codici a minore gravità".

Da parte sua il sindaco Alberto Bellelli ha inviato una lettera all’assessore regionale Donini: "Durante l’incontro svoltosi con i vertici dell’Azienda non sono stati proposti interventi di breve termine. Questo ci fa pensare che la situazione in essere, con la presenza di un solo medico notturno, perdurerà ben oltre il mese di ottobre, dunque insistiamo sulla necessità di vedere da subito provvedimenti urgenti e concreti. Si tratta di una situazione assolutamente non sostenibile per un presidio emergenziale punto di riferimento di un bacino che supera i 100.000 abitanti e che per numero di accessi è tra i primi nella rete ospedaliera provinciale".

Maria Silvia Cabri