Prosciuga i conti aziendali: dipendente condannata

La donna insospettabile aveva fatto bonifici al suo conto per 110mila euro. Per lei il giudice ha stabilito una pena di oltre due anni: frodi anche in altre ditte.

Aveva prosciugato i conti dell’azienda per cui lavorava, facendo confluire sul suo oltre 110mila euro. La dipendente infedele, una 48enne carpigiana, ieri è stata condannata per frode a due anni, 5 mesi e 25 giorni e al risarcimento danni, da liquidarsi in separato giudizio. Il giudice, inoltre, ha concesso una provvisionale esecutiva di 70mila euro per la società e 2500 a testa alle parti civili – rappresentate dall’avvocato Domenico Ippolito –, liquidando le spese di rappresentanza in giudizio in 7500 euro. A scoprire i pesanti ammanchi nel 2016, dopo analisi contabili, era stato l’amministratore dell’azienda modenese, che si occupa di progettazione tecnica, che aveva notato come fossero state emesse alcune fatture inesistenti o comunque gonfiate, che risultavano essere andate a pagamento. La ditta di Modena aveva inserito la dipendente reputandola una persona affidabile e leale, incaricandola dunque dei pagamenti e concedendole pieno accesso ai conti correnti. Alla fine dell’anno, però, erano venute a galla le fatture sospette. A seguito di una verifica si è scoperto come i bonifici fossero destinati al conto della dipendente. Dall’istruttoria è emerso che la carpigiana aveva frodato anche altre aziende con la stessa modalità. Il Tribunale ha ritenuto sussistenti le aggravanti del danno patrimoniale di rilevante gravità e dell’abuso di relazione fiduciaria.

v.r.