Prova generale col Requiem

Stasera alle 18 e alle 21. concerto per ricordare . big Luciano . E domani jam session

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di Chiara Mastria

Il primo weekend di ‘Modena per Luciano’ non poteva che cominciare nel segno della Messa di Requiem - lo stesso Requiem che ha visto Pavarotti protagonista nella sua prima incisione discografica mondiale, il 22 febbraio 1979 al Teatro Filarmonico di Verona – in programma stasera nel teatro che era la sua casa: il Comunale, oggi a lui intitolato. Una ripartenza in grande per il tempio della musica di Corso Canalgrande, che riapre finalmente i battenti dopo i mesi di chiusura dell’emergenza sanitaria e lo fa proprio inaugurando le celebrazioni per i tredici anni dalla scomparsa del tenorissimo (era il 6 settembre del 2007).

L’appuntamento è doppio, ed è stato pensato così per adeguarsi a questi tempi segnati dal distanziamento sociale: allo spettacolo vero e proprio (in programma alle 21) si aggiunge infatti una prova generale aperta al pubblico, alle 18. Decisione pensata per mettere a disposizione degli spettatori la capienza massima del teatro, nonostante le sedute dimezzate: la platea è stata infatti privata di metà dei posti, proprio per assegnare file e sedie alternate. Lo stesso Requiem è un simbolo di questi tempi di emergenza sanitaria: il brano è stato eseguito a Bergamo il 28 giugno 2020 per commemorare le vittime della pandemia di coronavirus. Quanto al concerto, vede sul palco i frutti dell’eredità musicale che le scuole modenesi hanno tramesso negli anni ai giovani cantanti, accompagnandoli spesso sulla ribalta internazionale "proprio come voleva Luciano, che ha sempre lavorato per il futuro della lirica", il commento della vedova del maestro, Nicoletta Mantovani. Un esempio fra tutti? Cristina Barbieri, soprano modenese allieva di Arrigo Pola, perfezionatasi con Leone Magiera, Raina Kabaivanska e Mirella Freni e premiata dallo stesso Pavarotti in quanto vincitrice del 4° Concorso Internazionale Luciano Pavarotti International Voice Competition di Philadelphia. Le atre voci soliste, oltre al basso Luca Tittoto, saranno il tenore Matteo De Sole, allievo di Raina Kabaivanska al Vecchi-Tonelli, il mezzosoprano Nana Dzidziguri e il basso Francesco Milanese, entrambi studenti di Mirella Freni.

Domani invece ci si sposta nella Casa Museo Luciano Pavarotti dove, dalle 21, si terrà il concerto ‘Pavarotti & Friends - jam session 2020’, a cura della Fondazione Pavarotti. Sul palco allestito nel parco che circonda la casa si esibiranno Arisa, Giovanni Caccamo e Lorenzo Licitra, oltre a giovani promesse del bel canto cresciute sotto l’ala della Fondazione Pavarotti: Giuseppe Infantino, Cristin Arsenova, Vassily Solodkyy e Giulia Mazzola. Un cameo speciale verrà offerto dalla compagine corale e strumentale Ologramma e da Luna Vincenti (moglie dell’attore Michele Placido, che fu a sua volta protagonista dell’omaggio a Pavarotti nel 2013).

Gli artisti saranno accompagnati al pianoforte dal direttore musicale della Fondazione, Paolo Andreoli, e dal quartetto d’archi ‘Gocce d’Opera’. Il concerto, presentato dall’attore Gabriele Rossi, prevede anche un’altra speciale ‘partecipazione a sorpresa’ che si scoprirà in diretta. Un altro grande evento pensato per riportare speranza in questi tempi bui: "Luciano non perdeva un minuto nella tristezza, per lui la vita andava vissuta a pieno. Il suo sorriso, nei mesi del lockdown, è stato un simbolo di speranza in tutto il mondo. E così abbiamo deciso, nonostante le difficoltà di quest’anno, che il concerto andava fatto", la conclusione di Nicoletta Mantovani.