"Pubblici esercizi, situazione tragica Molte imprese potrebbero chiudere"

Daniele Cavazza, diretto di Confesercenti: "Costi triplicati soprattutto per energia e post Covid". Per sostenere le aziende via a un corso di formazione per tecnici dell’enogastronomi: si punta al digitale

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di Valentina Reggiani

"Nel settore dei pubblici esercizi rischia la chiusura il 20% delle imprese. Non subito, non nell’immediato magari ma con l’effetto trascinamento, ovvero l’impatto che potrà avere l’ulteriore aumento delle bollette nei prossimi mesi, un’azienda su cinque rischia di chiudere. Servono bonus da calcolare in modo più semplice rispetto a quelli previsti dal governo Draghi, più rilevanti perchè il 2025 per cento a seconda dei casi della componente energia è veramente troppo poco".

Daniele Cavazza, direttore Confesercenti, sottolinea il periodo di estrema difficoltà vissuto dalle aziende che, ancora devono "saturare" le ferite aperte della pandemia. "Problemi finanziari legati ai due anni di Covid e ora alle bollette con costi triplicati se non quadruplicati – ha sottolineato Cavazza – ci spingono a sostenere le imprese e a batterci per chiedere interventi immediati".

Della crisi in cui sono precipitate le realtà imprenditoriali modenesi se ne è discusso ieri mattina in occasione della presentazione del primo corso dedicato alla figura del promotore digitale del territorio e dell’enogastronomia locale. Un percorso formativo volto proprio a promuovere ancora di più le aziende enogastronomiche del nostro territorio al fine di renderle maggiormente competitive, richiamando contemporaneamente l’attenzione dei turisti. Si tratta di un corso totalmente gratuito, proposto da Cescot in collaborazione con svariati partner del territorio nel settore agroalimentare, Unimore e anche due istituti scolastici. "A fronte delle spese lievitate dei mutui a cui si aggiungono i costi delle bollette che sono triplicati, quatruplicati – sottolinea Cavazza – molte imprese non riescono più a sostenere i costi. A Modena siamo sempre stati bravi a trasformare problemi in opportunità e questo corso è un esempio: ci siamo resi conto di come la cultura della promozione digitale sia da migliorare e il corso serve a formare tecnici specialisti". Il corso, che si terrà in presenza presso la sede di via Rainusso, partirà a novembre e terminerà a luglio: 800 ore di cui ben 320 di stage in azienda.

Le iscrizioni possono essere inoltrate entro il 21 ottobre e durante il corso verranno affrontati svariati argomenti inerenti alla promozione enogastronomica locale legata allo sviluppo digitale e al turismo. "Il nostro territorio non è solo terra di motori, – ha spiegato Francesca Sola, direttrice di Cescot Modena – ma è al centro di una Food Valley emiliano romagnola ricca di prodotti enogastronomici di eccellenza e storici, che occorre valorizzare sempre di più. Questa promozione e valorizzazione del territorio deve essere veicolata attraverso l’innovazione, grazie all’utilizzo di strumenti digitali in grado di intercettare una platea molto più ampia di potenziali acquirenti e turisti".