Qualità della vita, servizi promossi Male sicurezza e tempi della sanità

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I modenesi, secondo l’indagine sulla qualità della vita presentata dall’associazione dei consumatori U.Di.Con. Emilia-Romagna, promuovono quasi tutti gli aspetti della nostra città. Alcune criticità, però, i modenesi le rilevano sui temi ambientali e soprattutto sulla sicurezza sia dei centri storici sia stradale mentre il 15% degli intervistati denuncia spese crescenti per la sanità privata. Ottengono plausi invece il livello dei servizi della pubblica amministrazione - pensa l’80% dei mille intervistati per il sondaggio - nonché il servizio raccolta rifiuti e il trasporto pubblico locale. Un quadro, in sintesi che pare dunque avere più luci che ombre. Il presidente Vincenzo Paldino e i delegati e dirigenti hanno ospitato al Forum Monzani oltre 800 studenti che si sono confrontati su bullismo, adescamento di minori online, rischio infiltrazioni mafiose con alcuni ospiti tra cui la giornalista sotto scorta Federica Angeli, l’assessore alla legalità Andrea Bosi e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. "L’indagine sulla qualità della vita - spiega Vincenzo Paldino - l’abbiamo realizzata a novembre. Per quanto riguarda la sanità un 15% ha detto che l’accesso alla sanità privata è costata dai 500 ai 1000 euro all’anno, segno della parziale difficoltà della sanità pubblica. Benissimo a esempio la raccolta dei rifiuti, il cui metodo ora sta cambiando: la promuovono oltre il 70% mentre sulla sicurezza le criticità le evidenziano oltre il 60% degli intervistati che dicono di sentirsi insicuri. Mediamente ci dicono che la qualità della vita è cresciuta rispetto ad alcuni anni fa". A livello regionale oltre il 77% dei cittadini hanno confidato la loro soddisfazione per la qualità della pubblica amministrazione: la percentuale è ancora più alta sotto la Ghirlandina, con quasi il 90% delle persone soddisfatte. Ma a Modena è più negativo il giudizio sui tempi di attesa negli uffici pubblici, oltre il 30% si dichiara poco o per niente soddisfatto. Per quando riguarda l’insicurezza qui raggiunge il 58% dei cittadini e tra le cause il 27% indica la presenza di forme di microcriminalità giovanile, il 24% richiama episodi di scippi, furti e rapine.

Stefano Luppi