JACOPO GOZZI
Cronaca

Quartiere in rivolta: "Cpc, stop ai maxi-tir. Siamo preoccupati per la nostra salute"

I residenti del Sant’Anna denunciano "l’invivibilità" del comparto "Ci avevano promesso la riqualificazione: è diventata un’area industriale. Serve un monitoraggio delle emissioni atmosferiche e del traffico" .

Il Comitato Ambiente Sant’Anna

Il Comitato Ambiente Sant’Anna

"Ci avevano promesso una riqualificazione della zona. Invece, adesso, il nostro quartiere è diventato invivibile". È questa la denuncia del Comitato Ambiente Sant’Anna rispetto al progetto di riqualificazione e ampliamento del comparto Mcg/Cpc. Una situazione critica, discussa in un’assemblea pubblica convocata dal Comitato per informare la cittadinanza, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e ha dato vita a un appello alle istituzioni.

In merito alla situazione i residenti manifestano preoccupazione e chiedono al Comune chiarimenti e interventi concreti. "In primo luogo – si legge nella nota del Comitato – chiediamo il divieto di transito per i mezzi pesanti superiori alle 6 tonnellate in via Sant’Anna, nei pressi del Campo Botti e di fronte alla scuola primaria Anna Frank, in entrambi i sensi di marcia".

L’attuale situazione, "aggravata dal traffico industriale legato ai cantieri, è divenuta insostenibile e richiede l’immediata attuazione dei percorsi alternativi promessi dall’Amministrazione".

"Il transito di mezzi pesanti davanti alla scuola e al campo sportivo che registriamo continuamente – sottolinea la residente Emanuela Morselli – è un problema serio. A fronte di un aumento del PM10 stimato intorno al 68%, invece di modificare la viabilità, si è pensato – come se servisse – di spostare l’area ricreativa dei bambini sul retro dell’edificio scolastico. In ogni caso, questo dato allarmante parla di una situazione da attenzionare anche per i ragazzi che ogni giorno giocano al Campo Botti".

Un altro nodo critico, secondo il Comitato, riguarda la vasca di laminazione. "Abbiamo esaminato il progetto relativo alla vasca – spiega una residente – e ci siamo accorti che non è previsto alcun sistema di filtraggio. L’acqua non solo arriva sporca, ma rischia anche di infiltrarsi nella falda, perché la vasca non è impermeabilizzata. Durante un incontro con il Comune, il 10 aprile, ci è stato detto che avrebbero verificato, ma da allora non è giunta alcuna risposta".

Il Comitato sottolinea anche la necessità di un monitoraggio costante e trasparente delle emissioni provenienti dai 41 camini del comparto CPC, chiedendo l’installazione di sonde a camino e controlli a campione non preannunciati, al fine di rilevare la concentrazione di sostanze potenzialmente nocive.

"Chiediamo formalmente all’autorità competente – prosegue il documento – di predisporre un sistema di monitoraggio continuo e in tempo reale delle emissioni atmosferiche, integrato con il controllo del traffico mediante centralina mobile, per rilevare PM10, NOx, benzene, idrocarburi, COV, ozono e altre sostanze. Si sollecita inoltre l’avvio urgente di una Valutazione di Impatto Sanitario, tenendo conto dei livelli preesistenti di inquinanti nel quartiere".

"Ci stiamo battendo per l’aria che respiriamo – denuncia Stefano, residente del quartiere e membro del Comitato –. Vogliamo conoscere la concentrazione e la frequenza delle emissioni e riteniamo che serva anche un monitoraggio sanitario sui residenti, per capire se siamo esposti a un pericolo reale".

Infine, il Comitato ha chiesto alle istituzioni una definizione chiara della natura e dell’entità degli oneri compensativi destinati esclusivamente al beneficio diretto e tangibile del rione e dei suoi cittadini, nonché una compensazione efficace per le aree caratterizzate da forte calore ed emissioni, attraverso la piantumazione immediata di alberi.

"E pensare che, da quanto ci disse Muzzarelli, questa doveva essere una riqualificazione per tutto il quartiere – conclude Morselli –. Chi vuole venga a vedere la "riqualificazione" che hanno fatto: oggi il quartiere Sant’Anna sembra, sempre di più, una piccola città industriale".