«Qui alla Ferrari come in famiglia»

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UN’OCCASIONE rara per vedere il mito da dentro. Per tuffarsi nella ‘tana’ delle rosse di Maranello, in compagnia di familiari e amici e con l’impresa del giovane pilota Leclerc (fresco vincitore al Gp di Monza) ancora negli occhi.

Ieri è andato in scena il Ferrari Family Day, la tradizionale giornata dedicata alle visite dei dipendenti e dei loro famigliari e amici. E’ stata un’edizione da record: oltre 24mila persone sono state accolte nella fabbrica di Maranello e nella Carrozzeria Scaglietti di Modena dal presidente John Elkann.

Il tema conduttore della giornata è stato la SF90 Stradale, la prima ibrida di serie della casa fondata dal Drake. Negli stabilimenti sono esposti diversi modelli della vettura, lungo un percorso di visita che ne racconta la progettazione, le innovazioni e le caratteristiche eccezionali che ben giustificano la definizione di supercar di serie. Sono stati aperti al pubblico, poi, i reparti dell’azienda dove ogni giorno questa e le altre Ferrari nascono, dagli edifici dedicati alla progettazione di designer e ingegneri alla fonderia, dal montaggio vetture alla pista di Fiorano, dove ogni modello è sviluppato prima di essere spedito in oltre 60 paesi. I visitatori hanno potuto inoltre ammirare da vicino le altre vetture della gamma e le monoposto di F1 di ieri e di oggi.

Sono stati aperti alle visite anche il reparto Ferrari Classiche, l’officina che cura il restauro e la manutenzione dei modelli d’epoca, la gestione sportiva dove ha sede la Scuderia Ferrari e i nuovi edifici delle costruzioni sperimentali e del centro stile, che da circa un anno ospita le attività di design e di personalizzazione.

«Ambienti – spiega l’azienda – in cui la passione di circa 4mila professionisti si trasforma in lavoro di squadra e che conciliano innovazione e qualità della vita secondo i principi di ‘Formula Uomo’: un impegno continuo senza il quale la creazione di vetture eccezionali come la SF90 Stradale non sarebbe possibile».

In linea con l’impegno dell’azienda in tema di sostenibilità, l’evento ha ridotto al minimo l’uso della plastica monouso e lo spreco alimentare. I pasti in eccesso sono stati consegnati a Food for Good, progetto in collaborazione con le Onlus Banco Alimentare ed Equo Evento Onlus.