«Qui si tramanda il sapere dell’automobile»

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SONO STATI più di 11mila i curiosi e gli appassionati di auto che hanno visitato Modena Motor Gallery nel weekend. Un risultato positivo, spiegano gli organizzatori, con numeri che aumentano rispetto all’anno scorso.

Il ‘salotto buono del motorismo d’epoca’, nato sette anni fa da una intuizione di Mauro Battaglia, amministratore delegato di Vision Up, ogni anno diventa un appuntamento sempre più patinato ed elegante, dove vivere a 360 gradi la propria passione per le auto classiche.

Tanti i contenuti: dalle mostre tematiche sulle De Tomaso a quella sugli anni 1950-1940, con il felice inserimento, quest’anno di un’esposizione dedicata ai modelli futuristici di ieri e di oggi. E poi, ancora, la mostra mercato, la mostra delle supercar di Horacio Pagani, autentici capolavori in fibra di carbonio, ma anche le gare di regolarità, tante memorabilia, ricambi, oggettistica e chi più ne ha più ne metta.

Ben 750 le auto in esposizione: tutti modelli particolari e che hanno segnato la storia dell’automobilismo, con alcuni esemplari particolarmente preziosi. Basti pensare che la mostra Anni 5090 era assicurata per 15 milioni di euro e comprendeva in tutto 11 auto e 11 moto. Un’auto da record? La Ferrari 275 GTS Spider del 1964, che ha un valore di 2 milioni e 600mila euro. Ma anche esemplari unici, come la Minardi MG 75, realizzata dal padre del fondatore della scuderia di F1 Gian Carlo Minardi, e dotata di un motore a 12 cilindri a V progettato da Gioacchino Colombo.

Ieri l’ingegner Mauro Forghieri è stato protagonista di un inedito ’a tu per tu’ con alcuni studenti universitari di Unimore. Un momento molto significativo, una sorta di passaggio generazionale tra un genio dei motori e tanti aspiranti ‘maghi’ di pistoni e cilindri.

L’edizione 2019, insomma, ha mantenuto fede alle aspettative, presentandosi in veste innovativa sotto molteplici aspetti. Battaglia, il patron della mostra mercato, ha messo l’accento sull’importanza, per il settore, di innovarsi profondamente.

«MOLTE fiere di auto e moto d’epoca – spiega – sono in crisi e arrancano, vendite e aste on line sono concorrenti agguerriti anche se il mercato segnala un calo delle vendite di auto ormai a livelli europei. Per questo abbiamo puntato sui contenuti e non solo sulla vendita di spazi per i commercianti: occorre stimolare nuove fasce di persone ad avvicinarsi a questo mondo straordinario. I commercianti dopo anni di buoni risultati economici devono sforzarsi di fare politiche commerciali più abbordabili e gli organizzatori delle fiere di settore devono cercare di offrire una gamma di prodotti ed eventi che rendano le mostre mercato un luogo di affari possibili ma anche di cultura, di sapere che si tramanda, di valorizzazione della storia e di sguardo sul futuro».