"Qui una ’Valle dei presepi’: promuoviamola"

Sono tante le opere d’arte sparse sulle nostre montagne. La Pro Loco di Pieve: "Serve una guida per i turisti. E un coordinamento"

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Anche quest’anno l’Appennino modenese offrirà ai visitatori una serie di originali e suggestivi presepi realizzati da veri e propri artisti locali. E fin da ora riemerge la proposta di creare una guida per la ‘Valle dei Presepi dell’Appennino Modenese’ con tutte le indicazioni per visitarli, sull’esempio di altre zone italiane. "Si rende davvero necessario – dice Loretta Adani dello Iat Pro Loco di Pievepelago – un coordinamento ed una promozione unica di queste opere, piccoli e grandi capolavori, che meritano una guida per il turista con le loro peculiari caratteristiche e tutte le indicazioni per visitarli". Alcuni esempi. A Fellicarolo di Fanano il mega presepe di Gioacchino e Andrea Corsini, con abitazioni realizzate con estrema pazienza e perizia. Nella chiesa di Groppo di Riolunato è in allestimento il grande presepe di Giancarlo Amidei che offre in precise miniature scorci, edifici e antichi lavori di un po’ tutto l’Appennino. A Casoni di Sant’Andreapelago Irma Manfredini e volontari del borgo hanno già allestito nel vecchio lavatoio il ‘Presepe Pensile’ sull’acqua, utilizzando come supporti vecchi paioli, settacci, bilance stadere, pale, vecchie finestre, con tanti personaggi dipinti su sassi di fiume. Di interesse nazionale poi i trenta artistici presepi di Gianluigi Ladurini di Fiumalbo esposti permanentemente presso i sotterranei della ex Chiesolina di Pievepelago. Poi i presepi di Casa Poli sulla strada del passo Cento Croci, il Presepe meccanico di Dogana Nuova (Fiumalbo), quello attorno alla Rocca di Pievepelago e quello all’interno del Campanile di Sestola, i Presepi della Valle del Dragone e altri. E spesso gli autori sono presenti e disponibili a spiegare le opere e dare consigli per i presepi nelle proprie case. Quest’anno, ad esempio, tutto il borgo di Casoni di Sant’Andreapelago, è diventato un presepe con tanti allestimenti nel solo nel lavatoio ma anche per le antiche vie, oggetto già di viste guidate. "Ho iniziato qualche anno fa con qualche sasso dipinto davanti a casa – dice Irma Manfredini – poi i personaggi (e le idee) continuano ad aumentare di anno in anno". Gianluigi Ladurini (nella foto) di Fiumalbo, dopo 500 presepi (30 ora in mostra a Firenze ed altrettanti a Pievepelago) rilancia l’idea di un circuito di presepi dell’Appennino modenese: "In modo da tramandare anche ai giovani – dice – queste nostre belle tradizioni. Quando li incontro nelle scuole, sono davvero interessati a realizzarsi il proprio presepe a casa". Aumentati anche gli scorci appenninici in miniatura nel presepe di Groppo di Giancarlo Amidei, che si arricchisce ogni anno di edifici tipici realizzati con una stupefacente meticolosità dei particolari con cui l’autore ha voluto rappresentare l’ambiente montano di qualche decina di anni fa: "Occorre tanta pazienza", commenta Giancarlo, che durante tutto l’anno, quando ha un minuto di tempo, si dedica a queste realizzazioni.

g. p.