R-Nord, droga e bivacchi alla luce del sole E al Cialdini giacigli di fortuna tra i pilastri

Il nostro viaggio: alla mattina un gruppo di ragazzi fuma crack nel parchetto dove un tempo c’era il ristorante ’Al Boschetto’. Nel palazzo si beve sulle panchine o nella zona dei garage. Sotto il cavalcavia c’è chi si è costruito piccole tende per ripararsi

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di Valentina

Reggiani

E’ il popolo che nessuno conosce o di cui nessuno parla, ma anche che tanti cercano di non vedere. Eppure in città i fantasmi della notte o dell’alba sono tanti e ‘abitano’ parecchie zone. Consumano insieme la droga, in particolare crack, poi si accasciano a terra, praticamente incoscienti, mentre le famiglie, la mattina, camminano loro accanto fingendo quasi che non esistano. Non solo: in tanti, tra cui ragazze giovanissime, hanno creato piccole baracche addirittura nelle ‘insenature’ del cavalcavia Cialdini, a poca distanza dal cinema Victoria.

Sono sempre di più i senzatetto, molti dei quali stranieri e tossicodipendenti, che bivaccano in aree centrali della città. Non solo occupano giacigli di fortuna, ma consumano sostanze stupefacenti e poi utilizzano le aree verdi come toilette. Senza preoccuparsi minimamente del mondo che li circonda, come se vivessero in una bolla.

Se provi ad avvicinarti, come abbiamo fatto ieri mattina, ti rincorrono gridando. Alle 8.30 circa un nutrito gruppo di stranieri tossicodipendenti bivaccava nel parco di via Cerretti, laterale di via Albareto, accanto al vecchio ristorante il Boschetto. I cinque stranieri erano in parte svestiti, sdraiati sul prato, mentre un altro ciondolava su una panchina poco distante, con una birra ancora tra le mani. Una delle tante consumate, probabilmente, la notte precedente. Poco distante un papà passeggiava col proprio bambino, metre altre persone erano intente a far correre i cani nell’area di sgambamento. La ‘scena’ di estremo degrado e disperazione, evidentemente, non rappresentava per loro una novità. Pare infatti che quell’angolo di parco sia diventato negli ultimi mesi un piccolo ‘salottino’ per tossicodipendenti, consumatori abituali di crack. Il gruppo, quando si è accorto della nostra presenza, si è alzato barcollando e gridando, nel tentativo di raggiungerci. Altri sono rimasti nascosti dietro ad una siepe, con i pantaloni abbassati. Ma intorno alle 7 del mattino sono particolarmente affollate anche le panchine della galleria dell’R-Nord. Infatti i residenti ogni mattina, così come i cittadini che si recano al supermercato, si trovano dinanzi a stranieri completamente ubriachi o ‘storditi’ da sostanze, sdraiati sulle panchine o direttamente a terra, dalla parte dei garage. Accanto a loro rifiuti di ogni genere, gettati sul pavimento della galleria, e tracce di urina sui muri e a terra, accanto alle porte.

Ma c’è anche un nuovo ‘insediamento’ che turba i cittadini e scuote le coscienze, mostrando condizioni di vita estreme. Diverse persone, infatti, hanno trasformato gli spazi di cemento sotto al cavalcavia Cialdini in piccole baracche, con materassi e cartoni, per ripararsi dalle temperature più basse della notte. Ieri mattina, intorno alle 9, erano almeno quattro le persone che dormivano sotto al ponte, tra cui una ragazza giovanissima, allarmata dall’arrivo di sconosciuti. Uno ‘scenario’ preoccupante, che dimostra quante persone in città vivano ai margini, abbandonate a se stesse e quasi dimenticate da una società a cui, forse, si sentono di non appartenere. Una ‘nomalità’ che dovrebbe preoccupare e che rappresenta un vero e proprio allarme sociale.