Rabotti vince il concorso ’La Giarèda’

Premiato il componimento dello scrittore sassolese ispirato alla pandemia

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Lo scrittore sassolese Savino Rabotti si è aggiudicato uno dei premi letterari più prestigiosi nel campo della poesia dialettale, che si tiene ogni anno a Reggio Emilia: il primo posto a ’La Giarèda’, concorso che si tiene nella cornice della manifestazioni per la sagra di Reggio Emilia.

Rabotti, che vive a Sassuolo da mezzo secolo ma è originario dell’appennino reggiano, ha vinto il primo premio assoluto con il componimento “Dop dû ànn...”, dedicato a questi tempi in cui, dopo la pandemia, la speranza di un ritorno alla normalità è stata frustrata dal conflitto in Ucraina.

Rabotti, classe 1935, originario di Vetto d’Enza, è anche autore del dizionario del dialetto della sua vallata, la Val Tassobio, dal quale è nato anche uno dei primi siti internet dedicati al mondo del dialetto, con video e documentazione inedita.

La premiazione della ’Giarèda’, che Rabotti aveva vinto negli anni passati nelle classifiche riservate a sezioni speciali, ma mai in quella assoluta, si è tenuta venerdì nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune Mariafrancesca Sidoli. Al secondo posto si è piazzata Enza Istelli, terza Maura Bartoli. Segnalazioni per le poesie di Franco Zanichelli e Annalisa Bertolotti. Durante la premiazione, i componimenti sono stati letti da Franco Ferrari, lettore ufficiale del Centro studi sul Dialetto reggiano di Albinea.