Raccolta differenziata a Modena: tre ore di coda per il kit dei rifiuti

Alla polisportiva di Cognento cittadini infuriati per i disagi: "Solo tre postazioni per decine di persone. Ma non dovevano portarceli a casa?"

Raccolta differenziata a Modena, le code a Cognento

Raccolta differenziata a Modena, le code a Cognento

Modena, 29 settembre 20222 - Siccome i sacchettini colorati e la carta Smeraldo non sono andati dai residenti, sono i residenti a essere andati dai sacchettini e dalla Carta Smeraldo. "Ma se uno non può permettersi di prendere un permesso al lavoro come fa?", si interroga Daniela Vertemati, destinata come le altre 52 persone in quel momento a farsi due ore e mezza di fila.

Modena si avvia a cambiare il sistema di raccolta rifiuti. Coesisteranno due modalità: porta a porta integrale e un modello misto di raccolta stradale-porta a porta. Ieri mattina però alla alla polisportiva di Cognento si respirava rassegnazione e rabbia: "Il Comune ci aveva scritto che gli operatori Hera sarebbero dovuti passare nei giorni scorsi, dal 19 al 24, a distribuire il kit casa per casa: in realtà non si sono visti". Le due frazioni si sono riversate al punto di distribuzione di Cognento allestito da Hera dalle 8.30 alle 12.30: decine di persone alla volta, per meta fuori e per l’altra dentro, "con tanti saluti alle misure anti-covid".

Prima di mezzogiorno piovono pezzettini di carta col numero scritto a penna per chi all’orario di chiusura è rimasto a mani vuote e deve tornare al pomeriggio. "A Cognento sono 5mila abitanti, a Baggiovara altrettanti, in due giorni si può solo immaginare che caos". L’alternativa, osserva Lorena Ranuccini, "è andare in via Razzaboni, nella sede di Hera". Tiziano Chierici estrae dalla tasca la lettera con la firma dell’assessore Alessandra Filippi che illustra "che sarebbero passati da casa, invece non è stato così. Voglio dire, questa non è gente sprovveduta, fa questo mestiere da una vita e non è riuscita a prevedere una situazione così?". Forse nel momento in cui gli operatori hanno bussato non c’erano nessuno? "Mah – risponde una donna – i miei genitori sono pensionati, sono a casa tutto il giorno e non è venuto nessuno".

Nel paio d’ore di attesa la conversazione di infittisce, si allacciano amicizie ("lei signora è di queste parti? Ah piacere, io abito da 40 anni qui ma a Cognento non l’avevo mai vista…"), si ipotizzano soluzioni: "Ma io dico: tu, Hera, hai avuto difficoltà a passare dalle abitazioni? Va bene. A quel punto però rafforza il personale, recluta disoccupati dagli uffici di collocamento: le postazioni invece sono solo tre e gli operatori stanno spiegando alle persone il funzionamento: c’è chi rimane anche 10-20 minuti seduto al tavolo, sbrigano due utenti ogni mezzora".

Intanto una signora esulta impugnando i sacchettini gialli come trofei: "Eccoli, eccoli, ce l’ho…", mentre altri si incupiscono: "Quelli blu sono finiti". Neanche il tempo tuttavia di ultimare l’imprecazione che un furgoncino ’Morini’ parcheggia e rincuora tutti: "Sono arrivati i nuovi rotoli.... i bidoncini? Nossignore i bidoncini non li danno a tutti, solo a chi vive in campagna, nella altre si lasciano i sacchettini fuori". "Come fuori...con il bonus 110% abbiamo le impalcature, dove li mettiamo!?".

Silvia Santini fa presente che il problema non sono tanto le buste, ma la Carta Smeraldo: "Se non l’abbiamo non potremo più aprire i cassonetti per l’indifferenziata: non potevano spedirla per raccomandata?". Tra l’altro, sospira Daniela, "se hanno difficoltà a distribuire i kit casa per casa, figuriamoci cosa succederà quando ci sarà da ritirare i sacchetti pieni...". E c’è già chi in fondo alla fila minaccia ‘lo spazzatura tour’: "Quando vado a trovare mio padre al cimitero di Modena butterò anche la pattumiera...".