"Raccolta rifiuti, operatori a rischio"

Giulia Gibertoni (M5s): "Servono dispositivi di protezione e una ferrea organizzazione"

Per gli operatori che raccolgono i rifiuti urbani "quali le azioni sono state attivate dalla Regione?". A chiederlo, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è Giulia Gibertoni (M5s). Nell’atto si spiega che nelle linee di indirizzo dell’Istituto superiore di sanità si afferma che "i rifiuti urbani provenienti dalle abitazioni dove soggiornano soggetti risultati positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, dovrebbero essere considerati equivalenti a quelli che si possono generare in una struttura sanitaria". Tenuto però conto della complessità nell’attuare queste procedure (anche per l’assenza di contratti in essere con aziende specializzate in questo tipo di raccolta), si sottolinea nel documento d’indirizzo, "si richiede che nelle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi sia interrotta la raccolta differenziata, mentre si raccomanda per gli operatori del settore dell’igiene ambientale (raccolta e smaltimento rifiuti), esposti ad alti rischi, l’adozione di dispositivi di protezione individuale".

Per Giulia Gibertoni "una raccolta ottimale dovrebbe prevedere per tutte le persone risultate positive al virus la fornitura di appositi imballaggi per i rifiuti, che dovrebbero poi essere prelevati della struttura sanitaria che segue lo stesso ammalato". Gli ospedali, conclude, "dovrebbero essere invece dotati di impianti per la sterilizzazione completa in loco dei rifiuti solidi, basata su calore generato per frizione".