
Il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto
Una visita che arriva in un momento di grande dibattito relativo alle posizioni e alla coesione dell’Europa nelle scelte politiche internazionali. Abbiamo chiesto alla dirigente dell’istituto, Claudia Polo, cosa si aspettino docenti e studenti dall’incontro con Fitto.
Cosa rappresenta questo evento per la scuola?
“L’iniziativa è nata dalla lettera degli studenti, un piccolo seme dal quale è germogliato, in seguito, questo evento, che consideriamo un’opportunità straordinaria. Siamo onorati di accogliere il vicepresidente esecutivo della Commissione europea in un appuntamento che permette a una piccola scuola di aprirsi all’Europa in modo significativo. Il nostro istituto ha sempre dimostrato grande sensibilità verso i temi europei, supportando, negli anni, diversi progetti grazie all’impegno di tanti docenti, con una serie di iniziative e incontri istituzionali che culminano nell’appuntamento di domani: un’opportunità unica per confrontarci con una figura di spicco, che ci guiderà nel dedalo delle questioni attuali più rilevanti”».
Come si sono preparati gli studenti per l’incontro?
“Il vicepresidente Fitto dialogherà con gli studenti, che avranno l’opportunità di intervistarlo. Il confronto è uno strumento fondamentale per sviluppare competenze di cittadinanza e affrontare temi cruciali per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Il coinvolgimento diretto dei giovani nella politica è essenziale, e il dialogo con loro rappresenta un’occasione concreta di crescita e partecipazione attiva. L’evento avrà anche un momento musicale grazie alla collaborazione dei musicisti Virginia Cozzoli e Michelangelo Sermolini, che contribuiranno a rendere l’incontro più solenne e significativo. Ascolteremo l’inno europeo, l’inno italiano e una canzone dedicata alla pace, per un messaggio di speranza che, oggi più che mai, tutti condividiamo”.
Cosa ci può dire dal punto di vista didattico?
“Sotto l’aspetto didattico mi preme sottolineare, come dimostra la lettera inviata al vicepresidente nel mese di dicembre, che dietro a questo evento c’è stato un lavoro importantissimo in linea con il percorso di educazione civica. Si tratta di un ragionamento educativo fondamentale che pone al centro i temi della cittadinanza e appartenenza all’Unione Europea. L’obiettivo è far capire ai ragazzi che è possibile discutere, argomentare e confrontarsi su idee anche diverse, purché ci siano ascolto reciproco e dialogo costruttivo. Si tratta di temi estremamente rilevanti, soprattutto se pensiamo che le nuove generazioni sono il cuore dello sviluppo dell’Europa di domani”.