Modena, si ubriaca in discoteca e si sente male. Studente di 16 anni finisce in ospedale

Il giovane accompagnato al pronto soccorso dal padre. E’ il secondo caso in pochi giorni

Alcol in discoteca

Alcol in discoteca

Modena, 18 settembre 2018 - Se non fosse stato per il suo papà, che si è accorto subito di quel malessere, la situazione avrebbe potuto degenerare. Ma la prontezza del genitore ha fatto si che per il figlio adolescente la serata si sia conclusa solo con un grande spavento. E’ un fenomeno noto, purtroppo, il binge drinking tra i ragazzini; ovvero la pericolosa moda di ingurgitare numerosi alcolici, mescolandoli tra loro. Motivo? Raggiungere il più velocemente possibile lo sballo e, per alcuni, superare le inibizioni.

E’ finito al pronto soccorso infatti un 16enne modenese che, sabato notte, in compagnia di un gruppo di amici, si è ubriacato a tal punto da perdere i sensi. E’ il secondo caso nel giro di pochi giorni: mercoledì, infatti, a finire quasi in coma etilico era stata una 17enne. Il copione è purtroppo lo stesso: i ragazzini sono usciti insieme agli amici, hanno raggiunto i locali, in questo caso due discoteche e, tra un ballo in pista e l’altro hanno ingurgitato alcolici, uno dopo l’altro senza pensare alle conseguenze. Perchè, si sa, di alcol si può pure morire soprattutto se non si conoscono i propri limiti.

Nel caso della 17enne sono stati gli amici a chiamare i soccorsi dopo che la giovane ha perso i sensi. La 17enne era ‘reduce’ da una serata trascorsa in una nota discoteca nella zona di Monte Kosica. Il 16enne, invece, domenica mattina intorno alle 11 è stato accompagnato al pronto soccorso dal proprio padre. Il genitore, infatti, si è recato a prendere la comitiva di amici nella notte tra sabato e domenica a Spilamberto. I ragazzi, infatti, avevano ‘fatto serata’ all’interno di una discoteca della zona. Il 16enne ha tentato di nascondere al padre il malessere che avvertiva in modo sempre più forte e, nel frattempo, l’uomo ha accompagnato a casa gli altri amici. Entrato nella propria abitazione col figlio, però, il genitore si è accorto appunto che il 16enne non si reggeva in piedi. «Ho bevuto solo vodka e prosecco», avrebbe detto il minore al padre, giustificandosi. Le condizioni del ragazzo però sono precipitate e il padre lo ha portato urgentemente al pronto soccorso del Policlinico.

Qui i medici lo hanno subito sottoposto ai trattamenti previsti in caso di abuso di alcolici. Su entrambi gli episodi sono ora in corso accertamenti da parte della polizia di Stato: come è noto, infatti, è vietata la vendita di alcolici ai minorenni. Non si escludono provvedimenti di natura amministrativa nei confronti degli esercizi dove i ragazzi hanno consumato smodatamente alcolici. Purtroppo i dati diffusi di recente dall’Ausl parlano chiaro: si abbassa l’età dei consumatori: la prima sbornia avviene già a 13 anni.