Rapina al bancomat, benzinaio gambizzato

Paura per un dipendente dell’Ener Fuel di via Radici aggredito in pieno centro a Veggia. Spari mentre versava l’incasso, spariti 2mila euro

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Far west a Veggia (Casalgrande) dove un benzinaio è stato gambizzato durante una rapina; dopo gli spari banditi in fuga con 2mila euro. A distanza di circa tre settimane da un altro colpo a mano armata alla tabaccheria del paese – al confine con la nostra provincia –, questa volta ad essere preso di mira è stato un 53enne residente nella frazione reggiana e dipendente, assieme ad altri due colleghi, di un’area di servizio, l’Ener Fuel di via Radici in monte, in territorio di Sassuolo.

Lunedì sera, intorno alle 20,40, il 53enne si era recato alla filiale della Bper in via Radici, in pieno centro a Veggia, per depositare l’incasso di giornata, quando è stato avvicinato da un malvivente, col volto travisato e armato di pistola. Dopo aver tentato di prendergli l’incasso, la vittima ha reagito.

Ne è nata una colluttazione in cui il rapinatore ha esploso alcuni colpi di pistola, colpendo il benzinaio alla gamba e fuggendo con parte del malloppo.

Il ferito non versa in pericolo di vita ma è comunque ricoverato all’ospedale di Baggiovara, dove è stato operato alla gamba ferita, dopo il trasferimento dal nosocomio di Sassuolo.

La ricostruzione dei fatti. Sono le 20,40 di un normalissimo lunedì sera in via Radici in monte. La giornata lavorativa all’Ener Fuel sta volgendo al termine, mentre due dipendenti della stazione di servizio procedono alla chiusura dei locali e dei distributori, il 53enne – dipendente da circa sei anni – va a versare l’incasso alla filiale della Banca Popolare dell’Emilia.

E’ un tragitto breve, circa 500 metri. Deve attraversare il ponte sul Secchia, svoltare a sinistra alla rotonda e dopo pochi metri, al piano terra di un condominio di svariati piani, c’è la banca. Con sé, l’uomo avrebbe circa 4 ‘mazzette’ da mille euro ciascuna da depositare. E’ quanto guadagnato dalla stazione di servizio durante tutto il giorno; "La gente pensa che ci facciamo le budella d’oro – esclama un collega del ferito –, ma possono fissare il prezzo del carburante a 50 euro al litro e noi guadagniamo sempre gli stessi soldi!". Il 53enne non fa in tempo a depositarli alla cassa continua, che viene avvicinato da un uomo. Ha il volto coperto – riferiranno alcuni testimoni – e una pistola in mano.

"Devono averlo aspettato lì – prosegue un altro collega all’Ener Fuel – Perché alle 20,30 quando se n’è andato qui (alla stazione di servizio, ndr) non c’era praticamente più nessuno. Una macchina l’avremmo notata". Il malvivente cerca di strappargli di mano i contanti, ma il 53enne reagisce.

Ne nasce una colluttazione, senza che vi siano telecamere ad immortalare la scena (la banca, infatti, pare non ne sia dotata. Le prime dovrebbero essere posizionate alla vicina rotonda).

Le mazzette cadono. Il rapinatore a quel punto, esplode tre colpi di arma da fuoco. Uno va a segno, colpendo il benzinaio a una gamba. Dall’altra parte della strada, seduti davanti a un bar ci sono tre avventori che assistono alla scena. Uno di loro interviene subito, raccogliendo le mazzette cadute a terra per sottrarle al malvivente, e, successivamente, prestare i primi soccorsi al 53enne ferito.

Il rapinatore sale su un’utilitaria – probabilmente guidata da un complice – e si dilegua. Secondo una prima approssimativa stima, sono circa 2000 euro i contanti sottratti al benzinaio. A terra resta il 53enne che viene soccorso prima dagli avventori del bar di fronte e successivamente dai sanitari e dai carabinieri della stazione di Casalgrande.

Indagini condotte insieme al nucleo operativo di Reggio Emilia.

Nicola Bonafini