Rapina, chiesto il processo Ma l’imputato è irreperibile

Identificato uno degli aggressori dell’ambientalista. Salemme, ma non è ancora stato arrestato

Rapina, chiesto il processo  Ma l’imputato è irreperibile

Rapina, chiesto il processo Ma l’imputato è irreperibile

La Procura di Modena ha chiesto il rinvio a giudizio per uno dei due rapinatori che la notte del 25 luglio scorso avevano aggredito e rapinato l’ex consigliere comunale Emilio Salemme. Il fatto era avvenuto intorno all’una in via Taglio, cuore del centro di Modena. L’ambientalista stava camminando verso casa all’uscita da una pizzeria quando era stato sorpreso alle spalle. Uno dei due rapinatori gli aveva sfilato il portafogli dalla tasca, poi lo aveva spinto a terra per rubargli anche il telefono cellulare. Salemme, che nella caduta aveva riportato alcune lesioni, aveva chiamato subito i carabinieri che giunti sul posto si erano messi alla ricerca dei responsabili. La vittima, sotto shock e dolorante, non era riuscita a fornire una descrizione dei rapinatori che nel frattempo erano riusciti a far perdere le loro tracce scappando lungo via Falloppia. Uno dei due, il complice che aveva fatto da palo, un tunisino di vent’anni senza fissa dimora, era però stato identificato dai militari anche grazie al supporto delle telecamere di videosorveglianza del centro storico e per lui era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di rapina in concorso. In pratica il giudice, sulla base dei gravi indizi di colpevolezza, ne aveva ordinato l’arresto.L’ordinanza però non è mai stata mai eseguita in quanto il giovane è sempre risultato irreperibile.

A questo punto a meno ché non si riesca a rintracciarlo, potrebbe saltare lo stesso eventuale processo chiesto dalla Procura per la mancanza dell’imputato. L’alternativa è che venga processato in contumacia. L’udienza preliminare è comunque fissata per il 2 febbraio prossimo.

Emanuela Zanasi