Otto rapine in due mesi tra Modena e Bologna, scoperto trio di banditi

Un fermo e due misure cautelari in carcere. "Pericolosissimi, agivano sotto l'effetto di stupefacenti"

La conferenza stampa della Polizia

La conferenza stampa della Polizia

Modena, 1 febbraio 2019 – Otto rapine (video) in due mesi. In media una alla settimana: niente male come curriculum criminale. I protagonisti della vicenda sono tre marocchini, due dei quali, peraltro, già finiti nelle maglie della giustizia. A questi ultimi la polizia ha notificato due misure cautelari in carcere. Il terzo membro della banda, invece, è stato fermato. Le scorribande del trio avvenivano tra Modena e la provincia di Bologna.

“Soggetti pericolosissimi perché imprevedibili. Le loro azioni non avevano una logica prestabilita: colpivano malcapitati puntandogli contro un coltello e pretendendo denaro o cellulare”. Con queste parole il dirigente della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Modena, Salvatore Blasco commenta la recente operazione 'Flipper' che, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Graziano, ha portato al fermo di tre cittadini marocchini - due, clandestini - per sette colpi consumati a Modena e uno ad Anzola, nel Bolognese.

L'ultimo in ordine di tempo lo scorso 27 gennaio all'altezza della località Ponte Samoggia. “In alcune occasioni – aggiunge Blasco - sono stati anche violenti, provocando una prognosi di 40 giorni a una delle vittime, hanno tentato anche una violenza sessuale nei confronti di una prostituta. Riteniamo – conclude il dirigente della Mobile modenese - che fossero sotto l'effetto di stupefacenti mentre commettevano le rapine”. Le indagini hanno registrato una svolta grazie ad un'impronta digitale su una delle macchine provento di una rapina.