Ravarino, un’opera d’arte diventa l’etichetta del lambrusco Marchesi

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L’ha osservato con interesse fin da subito, ne ha sentito il profumo, il sentimento è cresciuto, ne è rimasta affascinata, sedotta. Ed è nata un’opera d’arte. Così Stefania Gagliano, artista dal tratto elegante e provocatorio, che ha esposto anche al recente Festival della filosofia, dopo aver assaggiato un lambrusco bio di Sorbara ne ha ricavato un’opera d’arte che è diventata l’etichetta. Un disegno ardito che ritrae un ermafrodito per significare la libertà di espressione di un vino fatto in assoluta purezza, con la libertà di mutare ogni anno. L’ha scelta l’azienda vinicola Marchesi di Ravarino, condotta da padre e figlio, Angelo e Nicola Marchesi, per il Baby Magnum, un lambrusco Sorbara doc ottenuto da un terroir riconosciuto a vocazione vitivinicola fin dall’epoca romana e con uve rigorosamente raccolte a mano. "Mi sono concentrata sul concetto di purezza - dice l’artista - perchè questo vino ogni anno può avere sfumature diverse con colorazioni dal biondo al rosa a seconda della maturazione delle uve. Non viene edulcorato nè modificato, matura ma resta come natura l’ha fatto. Ecco perché l’ermafrodita e la sua nudità".