
Catturati dalla polizia
Modena, 20 maggio 2025 – Avevano svuotato intere aziende, portandosi via rubinetteria e materassi per un valore di oltre duecentomila euro ma anche 3mila litri di gasolio, biciclette di ingente valore, nove auto e tredici mezzi pesanti, tutti oggetti di furto. Ieri due componenti della banda hanno patteggiato pene a 4 anni e mezzo e 3 anni e due mesi di carcere, oltre al pagamento di una sanzione. I complici, ‘ricettatori’, sono stati invece rinviati a giudizio. Parliamo della banda di moldavi stroncata a dicembre all’esito di una brillante operazione condotta dagli agenti della squadra mobile di Modena, diretta da Mario Paternoster insieme ai colleghi della polizia locale. La banda era dedita a furti di ingente valore, probabilmente su commissione. In manette erano finiti due fratelli gemelli di 28 anni e di altri due moldavi di 52 e 35 anni (ritenuti al vertice della organizzazione), tutti accusati a vario titolo di ricettazione, furto e resistenza, avendo cercato di opporsi all’arresto all’arrivo dei poliziotti. In seguito era stato individuato anche un quinto componente. Secondo le indagini degli inquirenti, la banda aveva messo a segno diversi e ingenti furti in pochissimo tempo, rubando innanzitutto targhe automobilistiche al fine di apporle su altrettanti veicoli rubati. I poliziotti, insieme ai colleghi della polizia locale avevano proceduto d’iniziativa al fermo di indiziato di delitto nei confronti dei quattro, due dei quali dimoranti in città. Il blitz era scattato il cinque dicembre in un capannone di Sassuolo, al cui interno erano custoditi due mezzi pesanti provento di furto, con all’interno l’ingente refurtiva. Parliamo di duecentomila euro in elettrodomestici rubati a una ditta di via Germania – Modena la notte precedente. Ieri a patteggiare la pena i due ‘boss’ moldavi di 52 e 35 anni mentre i gemelli sono stati rinviati a giudizio. Nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni degli indagati gli agenti avevano recuperato altre auto e camion provento di furto. Complessivamente il valore della refurtiva recuperata e restituita ai legittimi proprietari ammontava ad oltre mezzo milione di euro.