Modena, record in ultraleggero. L’ingegnere dei bolidi volanti batte tutti

Alberto Porto è decollato ieri dall’aeroporto di Marzaglia con il suo ultraleggero Risen: 338 chilometri all’ora, 40 in più dell’ultima volta

Il pilota e imprenditore Alberto Porto con la copilota Elisa Tomasi

Il pilota e imprenditore Alberto Porto con la copilota Elisa Tomasi

Modena, 16 dicembre 2019 - "Tenemos record"! L’emozione fa scattare la lingua madre, lo spagnolo, un sorriso veloce poi il controllo riprende il sopravvento. Perché Alberto Porto è un tipo così; va bene sognare ma lassù, per aria, non si scherza, bisogna avere i "piedi per terra" e qui a terra si studia si calcola, si disegna, si fanno progetti. Alberto Porto, l’ingegnere pilota e imprenditore italo argentino che a Pavullo ha realizzato la fabbrica dei bolidi con le ali, ieri ha fatto sognare di nuovo rompendo due record mondiali di velocità (VIDEO). Il primo a bordo dell’ormai leggendario Risen, l’ultraleggero con il quale due anni fa volò fino in Uruguay. Ieri è decollato dall’aeroporto di Marzaglia rompendo il suo stesso record; il contachilometri ieri ha segnato 338 chilometri all’ora, 40 chilometri più veloce dell’ultima volta.

Poco prima con il Siren, gemellino del Risen, aveva regalato un’altra emozione toccando 288 km all’ora, dieci in più del record mondiale, volando tra l’altro su una ‘macchina’ a carrello fisso e molto meno aerodinamica della campionessa in carica. "Cerchiamo di fare vedere al mondo che questo aeroplano è una generazione completamente nuova e che sarà il futuro dell’aviazione – ha detto Alberto scendendo dal Risen con un record del mondo in tasca e il self control di chi è appena sceso alla fermata del bus - fare impresa è sempre una grossissima sfida, è molto difficile ed è ancora più difficile di questi tempi ma la perseveranza e la tenacia premiano sempre".

E tenacia l’ingegner Porto l’ha dimostrata da quando tanti anni fa ha dato vita al primo ultraleggero nel garage di casa fino ad arrivare quest’anno alla Porto Aviation Group srl, di cui è presidente del cda. La sede legale è in provincia di Lecco così come la produzione dei componenti che vengono poi assemblati a Pavullo, dove si effettuano anche i collaudi. Il ‘Top gun’ italo argentino ha trovato terreno fertile a Pavullo grazie alle istituzioni locali che intendono valorizzare l’Appennino e grazie a Roberto Gianaroli, presidente dell’Aero Club di Pavullo. "Si concretizza un investimento che è stato fatto diversi anni fa, quello di portare a Pavullo questa fabbrica di aeroplani – ha detto non senza emozione ieri dopo avere assistito ai voli record - Alberto è un progettista straordinario e questi due record sanciscono il lavoro di questi quattro anni". Dei veri prodigi di efficienza i bolidi di Porto "Con un litro di benzina verde riseco a fare più di 28 chilometri – ha detto con orgoglio l’ingegnere – nel settore automobilistico siamo lì ma a una velocità tre volte inferiore".