Reddito, prove tecniche di alleanza Pd, Sinistra e M5s votano insieme : "Disastro sociale, torni il sussidio"

Il documento presentato da Silingardi e rivolto al governo Meloni è stato approvato a maggioranza "Rivedere la cancellazione, si tratta di persone a bassa scolarizzazione che faticano a trovare lavoro".

Reddito, prove tecniche di alleanza    Pd,  Sinistra e  M5s votano insieme : "Disastro sociale, torni il sussidio"
Reddito, prove tecniche di alleanza Pd, Sinistra e M5s votano insieme : "Disastro sociale, torni il sussidio"

Rivedere la cancellazione del reddito di cittadinanza e quindi anche le attuali politiche di contrasto alle povertà. Per affrontare adeguatamente il "disastro sociale" in cui si trovano famiglie e pure Comuni non in grado di farsi carico di un numero crescente di persone in condizione di fragilità. È la principale richiesta che il Consiglio comunale di Modena rivolge al Governo, approvando l’ordine del giorno sul reddito di cittadinanza presentato da Giovanni Silingardi per il Movimento 5 stelle. Il documento è stato approvato con anche il voto a favore di Partito democratico e Sinistra per Modena e quello contrario di Lega Modena, Alternativa Popolare, Modena Sociale, Forza Italia e Fratelli d’Italia; astenuto invece Gruppo indipendente per Modena. L’atto, inoltre, chiede "di potenziare le risorse umane ed economiche sia dei servizi sociali comunali sia dei centri per l’impiego (Cpi), per supportare pienamente la lotta alla povertà anche a fronte, appunto, della revisione del beneficio".

L’ordine del giorno puntualizza che sono migliaia le famiglie ad aver già ricevuto comunicazione di sospensione del beneficio tramite un sms ("modalità che dimostra insensibilità e disprezzo verso i percettori"). La sospensione, viene chiarito, riguarda le fasce più deboli di beneficiari e meritevoli di tutela, perché interessa proprio le famiglie con persone non attivabili al lavoro. Inoltre, viene precisato, "in alcuni casi la sospensione dell’erogazione è conseguenza non della mancanza di requisiti, bensì della mancata comunicazione di presa in carico dei cittadini da parte dei servizi sociali. Una causa, dunque, non imputabile al beneficiario". In particolare, viene puntualizzato che a Modena la sospensione del reddito di cittadinanza è pervenuta a tutti i 1.825 percettori abitanti nel comune, mentre la cessazione definitiva del contributo potrebbe riguardare seicento persone classificate come occupabili.

Per il M5s, Barbara Moretti ha specificato che "l’abrogazione della misura ha conseguenze impattanti, non supportate da adeguate misure: è giusto quindi ripristinare il beneficio, integrandolo a strutturali politiche del lavoro". Giovanni Silingardi ha aggiunto che "occorre riflettere sulle tipologie di lavori offerte ai percettori: si tratta spesso di lavori precari e sottopagati". Inoltre, il consigliere ha sottolineato come spesso gli occupabili siano persone che "per ragioni strutturali, come il grado di scolarizzazione, hanno difficoltà a entrare nel mercato del lavoro". Presentato dal Movimento 5 stelle, l’ordine del giorno è stato sottoscritto come si diceva anche dal Pd e dalla Sinistra. Per il Pd, Mara Bergonzoni ha parlato di problema di lavoro per i giovani: "Molti di loro hanno preferito stare a casa con il reddito per mancanza di un lavoro appetibile e dignitosamente retribuito: il reddito di cittadinanza è dunque una misura giusta ma da riscrivere". Antonio Carpentieri ha sottolineato che "il reddito di cittadinanza è stato voluto anche da forze politiche che oggi, in quanto parte del Governo, lo disconoscono". Secondo Marco Cugusi (Sinistra per Modena) "la precarizzazione totale del lavoro" ha evidenziato "l’incapacità del Governo di assumere provvedimenti come il salario minimo a nove euro: molti giovani non vanno al lavoro a causa dei salari non dignitosi".