GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Regionali, caccia al candidato civico. Anche Gianaroli ha detto no al Pd. Obiettivo: ridimensionare Muzzarelli

Dopo che si sono sfilati l’ex assessore Andrea Bosi e Gian Domenico Tomei per l’Appennino la segreteria provinciale sembra in difficoltà nell’individuare il nome extra partito da mettere in corsa.

Regionali, caccia al candidato civico. Anche Gianaroli ha detto no al Pd. Obiettivo: ridimensionare Muzzarelli

Il segretario provinciale del Pd Stefano Vaccari

Modena, 28 settembre 2024 – È caccia all’ottavo candidato del Partito democratico. Tramontate anche altre possibili alternative interne ai Dem (tra le più significative quelle di Andrea Bosi per la città e di Gian Domenico Tomei per l’Appennino) le difficoltà a pochi giorni dalla selezione cui sarà chiamata la segreteria provinciale sono dovute all’intenzione del partito di individuare un ‘civico’. E’ in corso il tentativo, si pesca tra l’area medica e il mondo imprenditoriale modenese, anche se non sarà facile.

Il primo tra i sondati in questi mesi è stato il direttore generale del Policlinico Claudio Vagnini, che ha declinato la proposta, quindi è stata la volta del presidente dell’Aeroclub di Pavullo Roberto Gianaroli: anche lui avrebbe detto di no. Per essere eletti in Regione occorrono molti consensi e le figure esterne al partito in grado di competere all’ultimo voto con i big in gara non sono tante sul territorio: correre sapendo di aver già perso non piace a nessuno.

L’idea del civico dal nome pesante è una esplicita richiesta del partito a livello regionale, per aprire il perimetro oltre la stretta militanza. Ma è stata interpretata, a torto o a ragione, come la figura che avrebbe dovuto scalzare la candidatura di Gian Carlo Muzzarelli in città, che buona parte dei vertici preferirebbe lontano dai giochi: una vittoria dell’ex sindaco di Modena con il botto di preferenze potrebbe ricondurlo infatti al timone occulto del partito, riconquistando l’egemonia in vista dei prossimi appuntamenti politici importanti: le Politiche del 2027, quando Stefano Bonaccini proverà il salto a Roma in Parlamento, e le amministrative del 2029 .

A Luca Sabattini è stato affidato il compito di contrastare Muzzarelli e arrivare primo per ridimensionare l’ex sindaco. Mentre già infuria il derby cattolico tra Ludovica Carla Ferrari sostenuta da Francesca Maletti e Maria Costi, legata a Muzzarelli. In campo anche Stefania Gasparini per l’area Carpigiana (probabile tandem con Sabattini) e Susan Baraccani (con Muzzarelli) per l’appennino. Nella Bassa si punta tutto su Paolo Negro – a quanto pare non interessato a particolari ticket e abbinamenti con altri candidati – sostenuto da Palma Costi (che comunque appoggerà anche Muzzarelli): la Bassa vuole blindarsi con un solo nome, senza dispersioni, così da avere più chance di piazzare un rappresentante e far valere le proprie ragioni su sanità e viabilità, spesso, a giudizio della classe dirigente locale, sacrificate agli interessi degli altri territori.