Modena, 28 settembre 2024 – È caccia all’ottavo candidato del Partito democratico. Tramontate anche altre possibili alternative interne ai Dem (tra le più significative quelle di Andrea Bosi per la città e di Gian Domenico Tomei per l’Appennino) le difficoltà a pochi giorni dalla selezione cui sarà chiamata la segreteria provinciale sono dovute all’intenzione del partito di individuare un ‘civico’. E’ in corso il tentativo, si pesca tra l’area medica e il mondo imprenditoriale modenese, anche se non sarà facile.
Il primo tra i sondati in questi mesi è stato il direttore generale del Policlinico Claudio Vagnini, che ha declinato la proposta, quindi è stata la volta del presidente dell’Aeroclub di Pavullo Roberto Gianaroli: anche lui avrebbe detto di no. Per essere eletti in Regione occorrono molti consensi e le figure esterne al partito in grado di competere all’ultimo voto con i big in gara non sono tante sul territorio: correre sapendo di aver già perso non piace a nessuno.
L’idea del civico dal nome pesante è una esplicita richiesta del partito a livello regionale, per aprire il perimetro oltre la stretta militanza. Ma è stata interpretata, a torto o a ragione, come la figura che avrebbe dovuto scalzare la candidatura di Gian Carlo Muzzarelli in città, che buona parte dei vertici preferirebbe lontano dai giochi: una vittoria dell’ex sindaco di Modena con il botto di preferenze potrebbe ricondurlo infatti al timone occulto del partito, riconquistando l’egemonia in vista dei prossimi appuntamenti politici importanti: le Politiche del 2027, quando Stefano Bonaccini proverà il salto a Roma in Parlamento, e le amministrative del 2029 .
A Luca Sabattini è stato affidato il compito di contrastare Muzzarelli e arrivare primo per ridimensionare l’ex sindaco. Mentre già infuria il derby cattolico tra Ludovica Carla Ferrari sostenuta da Francesca Maletti e Maria Costi, legata a Muzzarelli. In campo anche Stefania Gasparini per l’area Carpigiana (probabile tandem con Sabattini) e Susan Baraccani (con Muzzarelli) per l’appennino. Nella Bassa si punta tutto su Paolo Negro – a quanto pare non interessato a particolari ticket e abbinamenti con altri candidati – sostenuto da Palma Costi (che comunque appoggerà anche Muzzarelli): la Bassa vuole blindarsi con un solo nome, senza dispersioni, così da avere più chance di piazzare un rappresentante e far valere le proprie ragioni su sanità e viabilità, spesso, a giudizio della classe dirigente locale, sacrificate agli interessi degli altri territori.