Reportage, inchieste, ricerca della verità Con il top dell’informazione torna Dig Festival

Per quattro giorni, da giovedì a domenica, con esperti e giornalisti internazionali: 70 eventi tra incontri, workshop e documentari

Migration

di Paolo Tomassone

Come funziona la propaganda in tempo di guerra? Cosa non viene raccontato durante le cronache dei conflitti in corso? Come si spiega la crisi finanziaria al di là delle dichiarazioni e dei comizi dei politici? La tecnologia può davvero condizionare l’informazione? Si può fare un’inchiesta anche quando le procure mettono una trincea tra loro e i giornalisti? Sono quesiti mastodontici che non possono trovare risposte banali, di quelle che vengono fuori chiacchierando al bar. Dilemmi che non riguardano soltanto i giornalisti, ma responsabilizzano tutti i cittadini. Ecco perché il Festival internazionale investigativo (Dig), a Modena dal 22 al 25 settembre, torna a mobilitare la cittadinanza così come è stato lo scorso fine settimana durante il Festival Filosofia.

"Non è un classico festival del giornalismo – spiega il direttore artistico Alberto Nerazzini (nella foto grande) – perché lo stesso giornalismo si rigenera in continuazione, si manifesta attraverso altre forme come per esempio nel cinema, nel documentario e grazie agli attivisti in tanti settori". In città arriveranno giornalisti indipendenti, che appartengono a realtà diverse da altre parti dell’Europa e del mondo, attivisti, artisti, autori che fanno giornalismo e approfondimento, registi di documentari mai presentati in Italia. Si confronteranno durante 70 eventi, tra incontri, workshop, anteprime cinematografiche, mostre e concerti. "Con questo progetto – continua Nerazzini – facciamo formazione. Crediamo che ci siano numerose occasioni per aprire la testa, per gettare lo sguardo sul mondo in cui viviamo. Ed è significativo che questo avvenga proprio nel fine settimana in cui saremo chiamati ad andare a votare". L’ottava edizione di Dig è dedicata a Matteo Scanni, direttore della Scuola di giornalismo alla Cattolica di Milano morto lo scorso gennaio; è intitolata ‘Stay Gold’ (resta d’oro), come l’augurio con cui Scanni invitava i giovani giornalisti a rimanere incorruttibili e a cercare la verità senza scendere a compromessi. "Questo festival – ricorda il presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli – va ad arricchire il valore della comunità educante che stiamo già sperimentando con gli altri festival organizzati in città. È un progetto che valorizza un patrimonio culturale che spesso non è messo in evidenza". Il Dig è un tassello per arrivare a fare di Modena "la città dei festival, la città pensante" come spiega l’assessore alla Cultura, Andrea Bortolamasi (nella foto piccola), grazie alle "proposte di altissima qualità che vengono messe in campo". Si parte con Maria Nadotti, saggista, che aprirà il festival giovedì 22 alle 19 con la lectio ‘Incubi di pace’. I ‘talk’ proseguiranno nei giorni successivi con Mads Brügger, vera e propria icona del giornalismo sotto copertura, con Antonella Napolitano della Ong Privacy International, Lorenzo Bagnoli di IrpiMedia e Daniel Howden di Lighthouse Reports, per citarne alcuni, e termineranno domenica 25 con Paolo Nori che terrà la lezione ‘I nomi cambiano, l’amore resta. Potere e letteratura in Russia, da Fedor Dostoevskij a Zachar Prilepin’. Al dipartimento di Giurisprudenza in via San Geminiano sono in programma le lezioni della Dig Academy tra cui quelle sulla sicurezza informatica, sulle tecnologie e il business della sorveglianza e sulle potenzialità del podcast. Al cinema Astra verranno proiettati i film finalisti della Dig Awards, selezionati tra 400 opere inviate quest’anno tra corti, lungometraggi e documentari. Per il terzo anno consecutivo verrà premiato anche il migliore podcast tra i tanti che si occupano di inchieste giornalistiche e cronache. Arte e musica faranno da cornice al festival: al San Paolo si potrà visitare la personale di Gabriella Giandelli che ha rappresentato il ‘cane da guardia’ simbolo del Dig di quest’anno; nella chiesa di San Carlo si esibirà in esclusiva venerdì sera la band C’mon Tigre.