"Residenze per studenti, incentivi ai privati"

L’assessore all’urbanistica Vandelli: "Approvate le linee guida volute dal Comune per aumentare i posti letto anche per i lavoratori"

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Sempre più si parla di Modena come di ’città universitaria’ e un aspetto fondamentale per delineare questo futuro è il tema dei posti letto per gli studenti di Unimore non residenti. Ma non solo, il bisogno temporaneo di abitazione c’è anche per i lavoratori che vengono in città e si trovano in difficoltà. Spesso, infatti, queste categorie rischiano di non trovare posti oppure di trovarne solo a prezzi troppo elevati per le proprie tasche e stipendi. Il consiglio comunale, per tentare di ovviare a questa mancanza di alloggi e residenze temporanee, è ora intervenuto con una serie di linee guida che delineano le regole sia per gli uffici comunali sia per i privati che intendano proporre interventi residenziali rivolti agli specifici soggetti che si diceva. Lo si potrà fare attraverso contratti brevi e temporanei, definendo un preciso profilo edilizio in accordo con le regole urbanistiche pubbliche.

In estrema sintesi, appunto, si intende favorire in questo modo la messa a disposizione di un maggior numero di alloggi. "Attualmente – ha affermato l’assessore all’urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera in consiglio comunale – il mercato non è in grado di rispondere alla richiesta di studenti e lavoratori che cercano un alloggio temporaneo in città e che talvolta sono costretti ad alloggiare in albergo o in case con affitti elevati. E, nei prossimi anni, è previsto un aumento del fabbisogno. Si rende quindi necessario individuare delle linee guida per la disciplina degli immobili di proprietà privata da destinare a soluzioni abitative temporanee per categorie di interventi differenti da quello residenziale tradizionale e dal turistico-ricettivo, sia per durata sia per requisiti e dotazioni, con canoni sostenibili e onnicomprensivi". L’assessore ricorda che la delibera delle linee-guida, passata con l’ok di maggioranza, Forza Italia, Lega, ha un "valore aggiunto che si vuole dare a queste strutture: è quello del carattere sociale della gestione e della condivisione degli spazi, che potranno spaziare da quelli culturali e didattici a quelli ricreativi, con servizi di supporto, gestionali, amministrativi, grazie alla presenza di un gestore sociale che fornisca anche un servizio di vigilanza oltre che di corretto funzionamento della struttura". La novità amministrativa prevede che i privati possano proporre progetti per realizzare residenze (ma a Modena i luoghi vuoti sono tantissimi) nonché per rigenerare e ristrutture quelle esistenti. Altre regole: capienza non inferiore ai 30 posti letto e prezzi di affitti (per il mercato) di un massimo mensile di 350 euro per un posto letto e di 500 euro in stanza singola. Ma le regole sono moltissime e gli uffici comunali forniranno ogni informazione agli interessati all’importante problematica.