Resti umani, un perito per il dna: altri sopralluoghi in cerca di prove

Oggi verrà conferito l’incarico: il test chiarirà se si tratta di Paola Landini

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Il passo più importante è legato agli accertamenti sul Dna, che confermeranno o meno se lo scheletro ritrovato in un calanco, durante le ricerche del giovane Alessandro Venturelli nei pressi del Poligono di Sassuolo, appartenga o meno a Paola Landini, la 44enne scomparsa nel 2012. Dopo di che saranno effettuati gli accertamenti sui resti – parti della teca cranica in particolare – per risalire alle cause della morte. L’attenzione sarà rivolta ad eventuali traumi e lesioni. Sarà nominato oggi dalla procura appunto il perito che si occuperà di estrapolare il Dna dai resti ossei rinvenuti la scorsa settimana a Sassuolo.

La procura fa sapere infatti come gli accertamenti sulle armi – due pistole – e sui resti umani siano in corso nell’ambito del procedimento aperto a suo tempo per omicidio sulla scomparsa di Paola Landini.

Negli ulteriori sopralluoghi effettuati in questi giorni nell’area non sarebbero intanto emersi ulteriori elementi utili alle indagini, in mano alla squadra mobile.