Riccardo Rinaldi, ecco l'eroe dell’estate: "Mi sono tuffato e ho salvato quella donna"

Il bolognese passava in moto a Mirandola e ha visto un'auto inabissarsi in un canale. Si è spogliato e gettato in acqua per liberarla

Riccardo Rinaldi, 24 anni, di San Lazzaro e l'auto della donna, completamente immersa

Riccardo Rinaldi, 24 anni, di San Lazzaro e l'auto della donna, completamente immersa

Mirandola (Modena), 6 agosto 2021 - Lei ha salvato la vita a una persona. Cosa si prova? Come si sente il giorno dopo? Angelo custode? Forse eroe? "Devo essere sincero? Beh, ancora non me ne rendo conto e non garantisco che accada in futuro. Però posso parlare del come è successo. È stata determinante la freddezza, perché senza quella... beh, c’erano davvero troppe emozioni in ballo".  

L’uomo giusto al momento giusto questa volta si chiama Riccardo Rinaldi, ha 24 anni, di San Lazzaro di Savena (Bologna), e nel tardo pomeriggio di mercoledì si trovava per puro caso in una strada sperduta lungo le campagne del Modenese, a Mirandola. I binari del destino lo hanno condotto, lui che è ferroviere, proprio lì dove una donna di 73 anni era appena finita in un canale colmo d’acqua con la sua auto. Era in moto con un amico, Riccardo, quando due giovani ragazze hanno cominciato a sbracciare per attirare la loro attenzione. Il finale, lieto, lo abbiamo già anticipato, ma vale la pena farselo raccontare. Riccardo, riavvolgiamo il nastro e torniamo a mercoledì. Perché si trovava a Mirandola? "Una casualità, davvero. Nei giorni scorsi ho visto su un sito una moto usata che mi interessa acquistare. Quindi insieme al mio amico siamo partiti per la Bassa modenese, dove avrei dovuto incontrare il venditore". Durante il viaggio, però, due ragazze hanno attirato la vostra attenzione, chiedevano aiuto... "Esatto, appena il mio amico ha fermato la moto, loro hanno iniziato a chiedere aiuto, dicevano che c’era una macchina nel canale. Erano certe che dentro si trovasse una persona. Io mi sono guardato intorno, ho cercato di capire la situazione. Nel più breve tempo possibile. Questione di secondi". E poi... "Poi non ci ho pensato un attimo. Mi sono tolto i vestiti, perché ho visto l’auto che emergeva in parte dall’acqua. Soprattutto ho visto i capelli della signora. Lì, in quell’istante, non ho perso altro tempo". Si è tuffato in acqua ... "Esatto. Ho fatto le mie valutazioni, in quel poco tempo che avevo, e mi sono tuffato. Qui voglio dire una cosa importante, che per me conta molto. Anni fa ho fatto un corso di primo soccorso, il caso vuole per diventare bagnino. Ecco, senza quel corso non so come mi sarei comportato. Il messaggio che voglio lanciare è che tutti dovrebbero formarsi in tal senso, almeno una volta nella vita, perché ognuno di noi potrebbe trovarsi in situazioni del genere". Una volta in acqua? "Sono riuscito ad aprire la portiera, fortunatamente la signora non aveva alzato i vetri mentre era in viaggio. Altrimenti non sarebbe stato possibile. E non aveva la cintura di sicurezza in quel momento. L’ho estratta dall’abitacolo e portata in strada, dopo aver controllato col braccio che non ci fossero passeggeri. Poi ho contattato il 118 col cellulare. Sentivo che era viva, ho applicato le mie conoscenze in materia di soccorso, in attesa dell’ambulanza". Sul posto successivamente è giunto anche il marito dell’anziana, giusto? "Sì. E parlare con lui è stata davvero un’emozione. Mi ha ringraziato, tanto" La signora è stata portata all’ospedale, ma sta bene. Le piacerebbe incontrarla? "Certo, come mi farebbe piacere rivedere il marito. Mi ha stretto il cuore parlare con lui, era molto più agitato di me, ovviamente". Alla fine di tutto la moto se l’è anche meritata... "Adesso vediamo – ride, ndr –. Dovevo trattare, mercoledì, ma poi...".