EMANUELA ZANASI
Cronaca

"Ridatemi il cellulare con i ricordi di mio figlio"

Formigine, l’appello di Milvia Quartieri ai ladri: "Massimiliano è morto a luglio, nel telefono conservavo i suoi ultimi messaggi e le sue foto"

"Ridatemi il cellulare con i ricordi di mio figlio"

"Ridatemi il cellulare con i ricordi di mio figlio"

Formigine (Modena), 13 dicembre 2023 – "Quelle foto e quei messaggi vocali sono per me ricordi preziosi di mio figlio". Si rivolge direttamente ai ladri che le hanno rubato il telefono la signora Milvia Quartieri, madre di Massimiliano Medici, il 41enne morto il 15 luglio scorso nel rogo del suo appartamento di Formigine, in via San Francesco D’Assisi 16, di fianco al castello. Si tratta davvero di un appello disperato, perché quel telefono, dice la donna, rappresenta un appiglio importantissimo per lei, un collegamento diretto con il figlio morto così tragicamente, un piccolo patrimonio di ricordi alla quale non può rinunciare. La donna spiega i fatti avvenuti martedì mattina nel parcheggio di un supermercato di Baggiovara.

"Ero uscita con i sacchetti della spesa – racconta la signora Milvia – li ho caricati nel baule poi ho chiuso l’auto a chiave lasciando la borsetta sul sedile, dieci passi per riportare il carello indietro, in quel momento hanno spaccato il finestrino e rubato al volo la borsetta con all’interno cellulare e portafogli oltre ad altri effetti personali. Ho visto un’auto dileguarsi in fretta – continua la donna - l’avevo notata poco prima aggirarsi in zona ma ho pensato che cercassero un parcheggio". Milvia si è rivolta subito ai carabinieri per sporgere denuncia. Uno dei tanti furti che accadono quasi quotidianamente. In questo caso però la richiesta rivolta ai ladri per avere indietro il bottino ha un significato particolare.

Il rogo di quel maledetto 15 luglio era stato originato da cause accidentali, aveva causato danni materiali limitati all’appartamento, ma si era purtroppo rivelato fatale per il 41enne, imprenditore molto conosciuto a Formigine, che purtroppo in quell’occasione ha perso la vita. Per la signora Milvia ora il furto del telefono è un altro duro colpo al cuore.

Nella memoria del cellulare si sono infatti le fotografie scattate a lui nel corso degli ultimi anni e soprattutto i messaggi vocali del figlio Massimiliano, contenuti infinitamente più preziosi del telefono stesso e del portafogli che erano all’interno della borsetta che è stata rubata. In poche ore infatti, come spesso capita in queste situazioni, i ladri hanno speso quasi mille euro utilizzando le carte di credito che erano nel portafogli, ma il danno economico per la signora Milvia non è nulla confronto a quello strappo doloroso; le immagini e i ricordi del figlio Massimiliano, la sua voce registrata nei messaggi , piccoli ricordi virtuali ma allo stesso tempo più vivi che mai "che - dice tra le lacrime - lo fanno sentire ancora così vicino a lei".