"Ridimensioniamo i centri diurni, più risorse per l’assistenza domiciliare"

L’assessore Pinelli fa il punto sulle modifiche alla programmazione: "Poche richieste, ha influito la chiusura dei servizi durante la pandemia"

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Più risorse per l’assistenza domiciliare qualificata degli anziani non autosufficienti che, integrata con periodi di sollievo in Cra, l’altro pilastro del sistema assistenziale, può garantire il mantenimento al proprio domicilio dell’anziano il più a lungo possibile. Questa la logica in cui si iscrivono le modifiche alla programmazione dei posti presso i servizi accreditati residenziali e diurni per anziani e disabili, approvate dalla Giunta su proposta dall’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli. Anche alla luce dell’esperienza maturata con la pandemia, la delibera conferma la programmazione dei posti in Casa residenza per anziani non autosufficienti, prevedendo anche posti lasciati liberi per garantire gli isolamenti in caso di positività al Covid e la programmazione di ulteriori 14 posti in altri distretti utilizzati per rispondere alle esigenze di anziani non autosufficienti residenti nel territorio comunale. Viene invece ripensata la programmazione dei posti nei Centri diurni per anziani in considerazione di un numero di domande di nuovi inserimenti stabile e contenuto, tale da poter continuare ad essere soddisfatto con i posti utilizzati nel periodo di emergenza sanitaria. Ma perché è diminuito l’interesse per i centri diurni? "Il calo delle domande di nuovi inserimenti al diurno – motiva Pinelli – è probabilmente riconducibile al lungo periodo di emergenza sanitaria, quando con la chiusura dei servizi semiresidenziali, le famiglie hanno dovuto organizzarsi diversamente, attivando supporti a domicilio. Anche se occorre tener presente che le domande al Diurno per anziani non sono mai state superiori alle disponibilità di posti". Pertanto, mentre viene confermata la programmazione dei posti nei Centri Socio-Riabilitativi Residenziali e Diurni per Disabili (Csrr e Csrd) in continuità con gli anni precedenti e, anzi, programmando ulteriori posti (7 posti Csrr e 3 posti Csrd) in altri distretti, utilizzati per le esigenze di persone disabili residenti a Modena, i posti di Centro diurno per anziani vengono invece riprogrammati in modo più rispondente alle attuali richieste.

In ragione di ciò, è allo studio un progetto di riconversione degli spazi del Centro Diurno Guicciardini, chiuso da oltre due anni a causa dell’emergenza sanitaria, in posti residenziali Cra. Inoltre, i posti contrattualizzati presso il Centro Diurno Il Glicine di via Vaciglio, autorizzato per 25 posti, scenderanno a 20, lasciando al nuovo gestore, che sarà individuato tramite avviso pubblico, la possibilità di gestire i 5 posti rimanenti sul libero mercato. Per il Glicine, infatti, si è scelta la gestione esterna. Cosa risponde a chi teme che con la gestione esterna possa risentirne la qualità del servizio? "L’esperienza ci dice che non è così. – dice l’assessore – Ma vorrei fosse chiaro che la gestione diretta nell’ambito dei servizi per la non autosufficienza è da molti anni residuale: su 16 Cra accreditate una sola, la Vignolese, è a gestione diretta e il Glicine è l’unico tra i Diurno per anziani a gestione ancora diretta. Dalle indagini di gradimento non sono mai emerse differenze sostanziali. Inoltre, l’accreditamento prevede specifici obblighi rispetto alla qualità dei servizi, anzi un miglioramento continuo e l’attenzione è, a maggior ragione, più alta laddove la gestione non è diretta e quindi l’attività di controllo più accurata". Il personale dipendente attualmente in servizio al Glicine permetterà di completare il fabbisogno di personale socio-assistenziale presso la Cra Vignolese che resta a gestione diretta e continua ad essere accreditata per 70 posti. D’altra parte, le risorse provenienti dalla minor spesa derivante dalla riduzione dei complessivi 25 posti (tra Guicciardini e Glicine) di Diurno saranno utilizzate per potenziare servizi, attività e interventi di assistenza domiciliare. "Insieme all’Azienda Ausl e nell’ambito delle strategie di integrazione sociosanitaria, previste anche nella riorganizzazione della sanità territoriale in atto, vogliamo lavorare per potenziare e qualificare sempre più gli interventi erogabili a domicilio", conclude Pinelli.

val. b.