Covid Modena, rifiuta il tampone. Ma arriva l’esito negativo

La denuncia di un papà: "All’ultimo momento ho rinunciato al test su mio figlio, dopo due giorni mi è arrivato l’sms con il responso"

Un bambino al drive through (foto di repertorio)

Un bambino al drive through (foto di repertorio)

Modena, 9 giugno 2021 - Un 34nne modenese porta suo figlio di due anni e mezzo a fare il tampone per verificare una eventuale positività al covid-19, in quanto poco tempo prima era venuto in contatto con la mamma, risultata positiva. All’ex Caserma Setti di via Minutara tutto procede regolarmente ma, poco prima che arrivi il turno del bambino, il papà si pone il problema: e se l’asticella del tampone si spezzasse dentro al naso di mio figlio? C’è un medico che può soccorrerlo? Essendogli risposto che non c’è alcun medico a eseguire i tamponi, bensì soltanto personale infermieristico, il papà decide di non fare eseguire il tampone a suo figlio e lo porta a casa. Tuttavia, dopo solo due giorni, l’Ausl gli annuncia via sms l’esito del tampone di suo figlio: negativo. Questa, in estrema sintesi, è la vicenda che il mese scorso ha visto al centro A.B., 34enne residente a Modena, e suo figlio di oltre due anni e mezzo (ne farà tre in agosto). "Tutto comincia quando mio figlio – spiega A.B. – all’inizio di maggio entra in contatto con sua mamma, risultata positiva al covid. Mi attivo allora subito per fargli fare un tampone di verifica. Il 6 maggio scorso mi reco all’ex Caserma Setti di via Minutara, ma quando sta per arrivare il nostro turno mi viene da chiedermi cosa potrebbe succedere se qualcosa andasse storto, in particolare se il bastoncino del tampone si spezzasse all’interno del naso di mio figlio. Chiedo quindi di essere rassicurato sulla presenza di un medico, in particolare di un otorinolaringoiatra, ma visto che mi viene risposto che non c’era alcun medico presente, rifiuto di far fare il tampone a mio figlio. Prima di andarmene, mi faccio anche rilasciare una sorta di verbale dell’accaduto, controfirmato dal coordinatore del centro, dove si spiega quando, dove e perché ho rifiutato di fare eseguire il tampone su mio figlio.

Ritorniamo quindi a casa senza avere fatto alcun esame. – racconta l’uomo – Due giorni più tardi, tuttavia, ovvero l’8 maggio scorso (il mio rifiuto a fare il tampone è datato 6 maggio 2021), mi arriva sul telefonino un sms da parte dell’Ausl che mi informa dell’esito del tampone mai effettuato, dicendomi che il risultato è negativo. Lì per lì io rimango molto perplesso e dopo alcuni giorni torno nello stesso centro a chiedere ragione della comunicazione ricevuta. La stessa persona con cui avevo parlato in precedenza – chiude A.B. – mi dice in sostanza che un errore può capitare, perché ci sono tante persone e tante analisi da fare. Io non so cosa sia successo, ma secondo me una cosa del genere non dovrebbe capitare". Dall’altra parte Azienda Usl replica: "L’invio di un sms relativo all’esito di un tampone mai eseguito può essere dovuto a un errore di identificazione anagrafica. Si tratta di casi che possono accadere, e di cui l’Azienda viene a conoscenza in caso di segnalazione da parte del cittadino. Non sono però così frequenti se si conta che, dall’inizio della pandemia ad oggi, sono state testate oltre 360mila persone e refertati in totale oltre 690mila tamponi con picchi giornalieri anche molto alti", conclude l’azienda sanitaria.