Rifiuti e caos porta a porta Anche il Pd perde la pazienza "Modena va tenuta pulita"

Il capogruppo Carpentieri: "Il Comune deve fare di più per far funzionare il servizio". L’assessore Filippi: "Aggiutamenti sono stati fatti e continueremo a farli".

Rifiuti e caos porta a porta   Anche il Pd perde la pazienza  "Modena va tenuta pulita"

Rifiuti e caos porta a porta Anche il Pd perde la pazienza "Modena va tenuta pulita"

"Il passaggio a una nuova modalità di raccolta differenziata dei rifiuti richiede degli aggiustamenti in corsa e il Comune è quotidianamente al lavoro per presidiare la trasformazione e superare i disagi che si creano in questa fase di transizione, accogliendo le segnalazioni dei cittadini e controllando l’operato del gestore anche per indirizzare ogni azione di miglioramento necessaria". L’asessore Alessandra Filippi, ’titolare’ del falimentare progetto, ammette che qualcosa bisogna pure fare. Del resto è lo stesso Pd a chiederlo per voce (e interpellanza) del capogruppo Pd Antonio Carpentieri che, richiamando "i doveri del gestore rispetto ai tempi da rispettare per togliere i rifiuti abbandonati e ripulire", sollecita senza mezzi termini il Comune "a fare di più per far funzionare il servizio. Il porta a porta è complicato, serve tempo per il cambio culturale, ma Modena deve essere tenuta pulita. La maggioranza dei cittadini sta facendo la propria parte, ma servono ulteriori correttivi rispetto a ciò che il Comune ha già chiesto, per esempio tempi di esposizione dei rifiuti e di raccolta effettiva: passa troppo tempp. Bisogna valutare se ci sono condizioni per sanzionare il gestore in caso di evidenti inadempimenti: si è preso degli impegni e deve rispettarli".

Una buona notizia, comunque c’è: dalla partenza della campagna c’è stato un netto incremento della percentuale di raccolta differenziata, con un 3% di crescita in un solo mese, tra febbraio e marzo, quando si è consolidata la raccolta in larga parte del Quartiere 4 e si è iniziata a sentire l’influenza delle zone in trasformazione nel Quartiere 1. "Per questo ringrazio i modenesi che si stanno impegnando nel cambiare le loro abitudini perché hanno compreso l’obiettivo di miglioramento ambientale a vantaggio di tutti che guida il nuovo sistema" ha detto l’assessore Filippi. La nuova raccolta dei rifiuti interessa ormai i due terzi della città, con circa 65 mila utenze coinvolte sulle quasi 95 mila complessive. "A trasformazione ancora da completare – ha sottolineato l’assessore – si evidenzia un aumento generalizzato di tutte le frazioni di raccolta differenziata, in particolare dell’organico, mentre è in netta diminuzione, come previsto, la quantità dei rifiuti indifferenziati, calati del 18%".

"Aggiustamenti per risolvere le criticità che man mano si presentano, in particolare nelle zone di confine tra vecchio e nuovo sistema, sono stati fatti e si continueranno a fare – ha detto Filippi – A seconda delle esigenze, dove necessario, il gestore ha aumentato le frequenze della raccolta e del lavaggio stradale, incrementato il numero dei contenitori e inserito la nuova figura dello spazzino di quartiere". Ma purtroppo, come i modenesi sanno bene, non basta affatto. E’ una goccia nel mare. Va rivisto totalmente il sistema.