GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Rifiuti a Modena, imprese in attesa: “La tariffa puntuale è un sistema più equo”

Le associazioni di categoria plaudono per ora al nuovo calcolo dei costi: “Valutare però le differenze tra servizi, manifattura, meccanica e tessile”

Le associazioni di categoria plaudono per ora al nuovo calcolo dei costi "Valutare però le differenze tra servizi, manifattura, meccanica e tessile".

Le associazioni di categoria plaudono per ora al nuovo calcolo dei costi "Valutare però le differenze tra servizi, manifattura, meccanica e tessile".

Modena, 20 gennaio 2025 – È come se a una cena di dieci persone alcuni ordinano l’aragosta mentre altri la pizza. Quando arriva il conto di mille euro ci sono due soluzioni possibili. Pagare ‘alla romana’, suddividendo l’importo in parti uguali: sistema semplice, ma che lascia scontento chi si è limitato alla capricciosa. Oppure tutti versano una quota minima uguale, ma chi ha ordinato l’aragosta aggiunge qualcosa in più: metodo più equo, ma con quale criterio si stabilisce la somma base?

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Fuor di metafora, la prima opzione, ‘alla romana’, è quella grossomodo impiegata fino ad oggi con la Tari. La seconda è la Tariffa puntuale introdotta in via sperimentale in città. Il dubbio è: a quanto deve ammontare la quota fissa valida per tutti rispetto a quella variabile che cambia da un’utenza all’altra?

Si gioca molto su questo delicato equilibrio l’efficacia del cambio di modalità del pagamento che riguarderà oltre che le famiglie anche le imprese modenesi. E proprio le aziende, spiega un addetto ai lavori riprendendo l’allegoria della cena di gruppo, "risparmiano il 10% secco di Iva e possono scegliere di trovare un altro fornitore sul mercato". Devono solo fare attenzione a un aspetto: "Verificare bene le dotazioni (quanti bidoni hanno chiesto) e il servizio (che frequenza di svuotamenti) per cogliere tutti i vantaggi previsti per chi mangia solo la ‘pizza’ e non scivolare, anche involontariamente, nella categoria ‘aragosta’".

Seppure con il bilancino in mano dunque, per ora le categorie economiche accolgono comunque positivamente la novità. "Occorrerà attendere la prova dei fatti, ma le imprese aspettano da anni un sistema di tariffazione più equo", dichiarano all’unisono Cna, Lapam Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. "La tariffa puntuale risponde a questa esigenza, visto che sino ad oggi il sistema di attribuzione dei costi dello smaltimento, che ha penalizzato il mondo produttivo".

Naturalmente, prosegue la nota, "anche l’applicazione della tariffa puntuale richiederà un’attenta valutazione (pensiamo alle differenze che ci sono tra le imprese di servizio e quelle manifatturiere e, tra queste ultime, tra le aziende meccaniche e quelle tessili)". Di certo però "contribuire ai costi di smaltimento in base alla produzione di rifiuti è un approccio positivo al problema, come dimostrano le esperienze positive di quei comuni modenesi dove la tariffa puntuale per le imprese viene già applicata".