Il porta a porta, sistema domiciliare di raccolta rifiuti domestici con cui l’Amministrazione fioranese vorrebbe partire, limitatamente a carta e plastica, entro la primavera del 2023, spacca il consiglio comunale di Fiorano. Che in occasione dell’ultima seduta ha discusso, salvo poi bocciarne l’adozione a maggioranza, un ordine del giorno con il quale il consigliere di Fratelli d’Italia Massimo Roggiani chiedeva di posticipare almeno al 2024 l’avvio. "Dell’intenzione di adottare questa nuova modalità già dall’anno prossimo non siamo stati informati" ha lamentato. Gli interventi dell’assessore all’ambiente Branduzzi e del sindaco Tosi hanno puntualizzato come l’adozione del piano risponda, oltre che a necessità ‘ambientali’, anche a obblighi contrattuali cui Fiorano, come gli altri Comuni del distretto che tali piani hanno già adottato o adotteranno, non è in grado di sottrarsi, senza tuttavia convincere l’esponente di Fratelli d’Italia, sostenuto nelle sue rimostranze anche da Lega e Gruppo Misto. "Il porta a porta non garantisce risultati migliori di quelli attuali e comporterà un aggravio dei costi", ha detto il leghista Bastai, mentre Manfredini del Gruppo Misto ha messo in evidenza le carenze di informazione, sia nei confronti dei consiglieri che della cittadinanza e "l’assenza di un piano o di dati che certifichino come si tratti della soluzione giusta", suggerendo poi di posticipare l’adozione del porta a porta.
Ma l’Amministrazione non ha fatto nessun passo indietro, respingendo le istanze dell’opposizione.
Ha garantito che tutte le comunicazioni necessarie, come anche alcune commissioni ‘dedicate’ relative al tema delle nuove modalità di raccolta porta a porta (che riguarderanno appunto solo carta e plastica) sono già programmate per i prossimi mesi, per informare debitamente i cittadini.
"Ai quali tuttavia – il vaticinio di Bastai – il porta a porta complicherà la vita, senza garantire loro alcun beneficio".
s.f.