Rilancio della Via Romea Germanica Concordia scommette sul cicloturismo

La vicesindaco Giubertoni: "Il nostro comune da sempre crocevia, questo protocollo valorizza il territorio"

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Concordia cerca un suo rilancio attraverso anche la riscoperta di quel turismo lento rappresentato da ciclovie e percorsi storico-culturali.

Dopo le speranze riposte nel completamento del tratto della Ciclovia del Sole che collegherà Mantovano e Modenese, una ulteriore spinta a questa particolare forma di mobilità, adatta per gli amanti rispettosi della natura, viene dalla recente firma, tenuta a battesimo dalla provincia di Modena, del protocollo d’intesa siglato da 21 comuni modenesi per gestione coordinata e la manutenzione e promozione in forma unitaria della Via Romea Germanica (VRG) Imperiale, che unirà attraverso un itinerario di 560 km Trento ad Arezzo, tagliando longitudinalmente da nord a sud la provincia di Modena per una distanza di oltre 150 chilometri.

La via Romea Germanica Imperiale costituisce una variante della Via Romea Germanica, che va da Stade (in Germania) a Roma lungo un percorso di circa 2.200 chilometri, ed è riconosciuta del Consiglio d’Europa come Rotta Culturale Europea. Nel suo sviluppo ripercorre il pellegrinaggio di San Bartolomeo.

La via costruita su antichi itinerari battuti per secoli dai popoli che si muovevano da nord a sud e viceversa, è una delle principali rotte viarie utilizzate sia anticamente (pure da Federico Barbarossa e Federico II) sia ai giorni nostri per il fatto di essere collegata in rete con i cammini e le vie di pellegrinaggio più importanti d’Europa tra cui il cammino di Santiago, la Via Francigena e il cammino di Sant’Olaf.

La sua importanza è stata colta anche dalla vice sindaca di Concordia Paola Giubertoni, intervenuta alla firma del protocollo, secondo la quale "Concordia, grazie al fiume Secchia è da sempre snodo di importanti percorsi che fin dall’antichità hanno fatto di questa comunità un crocevia.

Abbiamo sottoscritto il protocollo – spiega – convinti che possa rappresentare una ulteriore opportunità di valorizzare il nostro territorio e inserirlo all’interno dei più rinomati percorsi cicloturistici".

L’escursionismo sulle vie di pellegrinaggio, infatti, è una delle forme più appropriate di rapporto con il territorio e con le comunità che lo abitano.

Determina una fruizione intelligente e rispettosa degli aspetti naturali e culturali, favorendo uno sviluppo realmente sostenibile anche di aree meno coinvolte dai flussi turistici di massa. Il cammino articolato in 24 tappe (7 in territorio modenese) da Trento ad Arezzo è costruito su una viabilità già esistente e può essere percorso a piedi, in bici tradizionale o assistita e, presto, anche a cavallo.

Concordia la si raggiunge all’ottava tappa da San Benedetto Po a Concordia (24,2 km), da cui poi si potrà proseguire in direzione di Sozzigalli nella tappa successiva.

Alberto Greco