Rino Giugni morto, inventò il Kiwi di Piumazzo

Diceva sempre: "Quel locale è la mia vita, non voglio vederlo demolire". Lì si sono esibiti big italiani e stranieri

Rino Giugni con Barry White

Rino Giugni con Barry White

Piumazzo (Modena), 19 novembre 2018 - A lui si deve un’idea rivoluzionaria: ha dato vita non semplicemente ad una discoteca ma ad un vero e proprio luogo di aggregazione e divertimento per intere generazioni. All’età di 84 anni, Rino Giugni, il patron del ‘Kiwi’ di Piumazzo, ha compiuto sabato il suo ultimo ‘ballo’, spegnendosi dopo una lunga malattia. Gugni, ingegnere, all’inizio degli anni Settanta ha progettato e costruito una delle discoteche più importanti d’ Italia.

Erano gli anni d’oro: il Kiwi di Piumazzo, insieme al Picchio Rosso a Formigine il Marabù a Reggio Emilia, ha contraddistinto l’epoca più brillante delle discoteche emiliane. Giugni ha inaugurato il Kiwi il 26 dicembre del 1970, in collaborazione con una cordata di imprenditori sassolesi, che successivamente ha liquidato, rimanendone l’unico proprietario. Da quel locale sono passati grandi artisti per i loro concerti: tutti i cantanti italiani più famosi delle varie epoche attraversate, Adriano Celentano, Lucio Dalla, Vasco, Claudio Baglioni, gli 883 e tanti altri. Ma anche numerose star internazionali: Barry White, James Brown, Gloria Gaynor, Julio Iglesias, Charles Aznavour.

Da alcuni anni lo stabile era passato in proprietà ad una cooperativa. Nonostante uno stato generalizzato di abbandono, di recente il Kiwi era tornato a splendere, mediante le feste organizzate dai dj storici, i ‘Kiwi History’, capaci di richiamare ancora, dopo tanti anni, migliaia di persone. Proprio in una di queste occasioni, Giugni è stato premiato dal sindaco e dagli organizzatori.

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"Quando arriverà il momento di dire basta - aveva affermato - vorrò solo una cosa: che Celentano scriva due righe sul Kiwi prima della chiusura. Di lui ho un ricordo bellissimo. Celentano è sempre stato una persona alla mano. Ci mettevamo a sedere su un divano e parlavamo di qualsiasi argomento". Di Barry White, invece, Giugni ricorda "un omone alto due metri".

Mentre la più bella di tutte resta Patty Pravo: "Per me la più sensuale". "Io il Kiwi l’ho costruito - aveva affermato Giugni -. Per me il Kiwi è tutta la vita. Per questo quando cadrà giù non vorrò esserci".