
"Quella ferita e quella sofferenza mi hanno accompagnato nella mia vita facendomi lavorare ogni giorno per una sanità diversa, più inclusiva e in grando di dare risposte a tutti i cittadini". Chi scrive è il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che ieri ha voluto condividere sui social una lettera in cui ha parlato dell’attuale crisi della sanità facendo riferimento a una dolorosa esperienza personale. "Cinquant’anni esatti fa ci lasciò mia mamma Giuseppina. Nel 1968 – si legge – scoprì di essere ammalata, un tumore terribile l’aveva colpita a soli 37 anni. Doveva essere operata subito, purtroppo mio papà Renato non aveva lavoro e non aveva quindi i soldi per pagare l’operazione. Solo dopo diversi mesi, grazie al marmista Passini che assunse mio padre, potè essere operata ma il ritardo fece sì che dopo quattro anni di calvario mia mamma morì, il 14 aprile 1973. Purtroppo nel mio percorso di vita ho dovuto fare i conti con il bisogno di cure tante volte, personalmente e per i miei cari e per le persone che ho amato e che amo. Ecco, ora vedo preoccupanti scricchiolii. Dobbiamo fare tutti l’impossibile per valorizzare la nostra sanità di qualità, impegnarci e chiedere che non venga abbandonata per tornare al privato. Auspico la presa di coscienza di tutta la buona politica per continuare a guardare al futuro e non al passato".