"Riscaldamento, al Fanti alziamo la temperatura"

La Provincia interviene dopo le proteste dei genitori. La preside: "Occorrerebbe qualche maglione in più"

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Le lamentele dei genitori e degli studenti del liceo Fanti in merito alle temperature rigide percepite specie in alcune classi, sono arrivate anche in Provincia, ente proprietario e gestore. "Non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di anomalia sullo stato del riscaldamento da parte della scuola – fanno sapere dalla Provincia – e i nostri tecnici, che si sono recati più volte sul posto, non hanno riscontrato problemi". I tecnici, aggiungono dall’ente, "sono andati a fare le rilevazioni di routine, come fanno in tutte le scuole, anche al liceo Fanti. In questa occasione, è stato chiesto loro di effettuare la ritaratura della centralina, al fine di innalzare un po’ la temperatura. Si tratta di un’operazione discrezionale – specifica la Provincia – che i tecnici stanno predisponendo e che verrà fatti in questi giorni". Il giorno dopo il ‘grande freddo’ al liceo Fanti, le polemiche dei genitori non si placano: "Ho dovuto comprare gli stivaletti pelosi a mia figlia perché le gelano i piedi", commenta un padre. "La dirigente afferma che il problema non persiste e invita i nostri figli a ‘coprirsi bene’ e non come se ‘fossero a Riccione in luglio’, come lei stessa ha scritto nella comunicazione collettiva che ci ha inviato dopo che in molti le hanno inviato mail di segnalazione del disagio". "Come fanno a lavorare in laboratorio con i piumini addosso?", rincara una madre. "Non possiamo permettere che i nostri figli si ammalino e poi magari portino quest’influenza a casa, magari dai nonni, che sono persone fragili: abbiamo tanto lottato per arginare il Covid, perché dovremmo abbassare la guardia ora?".

Da parte sua la dirigente Alda Barbi è stata molto diretta: "Invito gli studenti a venire in presidenza a segnalare le aule in cui fa freddo: la mia porta è sempre aperta. La scuola non ha alcuna possibilità di accendere, spegnere o intervenire in nessuna maniera sui radiatori, tant’è che se dobbiamo prolungare l’apertura, dobbiamo scrivere all’ente proprietario per avere i termosifoni accesi. L’immobile è ‘datato’, per cui l’isolamento lascia a desiderare". Per questo motivo "ci sono aule più fredde, a prescindere dal riscaldamento acceso, ma questo non si può modificare, il riscaldamento è centralizzato. La Provincia ha cambiato tutti gli infissi nell’ala ‘vecchia’, e a qualcosa serve. La scuola sta facendo tutto quello che è necessario fare, tutto è sotto controllo. Siamo in inverno e le temperature scendono: piuttosto come ho già detto, gli studenti amano ‘vestirsi poco’, ma ora servono maglie pesanti e magari uno scialle di lana da mettersi sulle spalle, come faccio io e funziona".

Maria Silvia Cabri