«Riscopriamo nelle piazze la complessità della persona»

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SARÀ IL FESTIVAL della persona. E tante, sempre di più, sono le persone che hanno lavorato per rendere realtà la diciannovesima edizione del Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo. In programma dal 13 al 15 settembre prossimi. La kermesse del pensiero filosofico seguirà quest’anno il tema-guida, come detto, dell’individuo nella sua fragilità moderna. Un tema che il comitato scientifico della manifestazione ha scelto, dopo lunghe discussioni, perché di centrale e delicata attualità.

«LA PERCEZIONE – ha infatti precisato Michelina Borsari, membro del comitato – è che oggi siamo circondati da voci e volti irrigiditi, incapaci di variare espressione come se stessero interpretando un unico ruolo sociale». E qui la filosofia entra in gioco tentando, nella tre giorni di incontri ed eventi distribuiti sul territorio, di far riflettere le persone sulla ‘persona’ attraverso gli strumenti del pensiero e della contaminazione culturale. Si parlerà allora, con Remo Bodei (il 14 settembre a Carpi, ore 18) dell’idea multipla di persona che emerge dal pirandelliano ‘Uno, nessuno e centomila’; e poi Massimo Cacciari condurrà una riflessione, sempre il 14 in piazza a Carpi (ma alle 16.30), sull’enigma dell’essere umano tra Medioevo e Umanesimo; ci sarà spazio per l’esplorazione della persona dal punto di vista delle neuroscienze, con un intervento di Alain Ehrenberg (questa volta a Modena, il 13 settembre in Piazza Grande) sul racconto dell’individuo contemporaneo, sempre più prigioniero di una mente sola. Ampio spazio sarà dato inoltre al tema della disparità di genere, che Chiara Saraceno affronterà in piazzale Re Astolfo a Carpi (il 14 settembre). E così le donne, spesso discriminate rispetto alla controparte maschile, saranno al centro anche di una serie di mostre e iniziative artistiche, che come al solito accompagneranno la dimensione meramente filosofica. Alla Chiesa San Bartolomeo di Modena andrà perciò in scena (sabato 14) la musica al femminile nel seicento a cura di ‘Donne senza maschera’. Mentre le donne, insieme ad emarginati, poveri, immigrati e disabili saranno oggetto della mostra fotografica ‘Invisibile’, nel complesso culturale San Paolo. E poi andrà in scena anche una sorprendente accoppiata tra il filosofo e critico cinematografico Roberto Escobar e l’attore Lino Guanciale, che converseranno il 14 in Piazza Roma sul rapporto tra collettività soffocante e necessità di privacy. A Sassuolo, invece, Olivier Roy parlerà di identità europea e valori cristiani (venerdì 13 settembre). Da non dimenticare inoltre la nuova ‘appendice’ del Festival Filosofia, ovvero Ago Modena Fabbriche Culturali, che contribuirà alla riflessione personale e collettiva con mostre e installazioni come ‘Expand Yourself’ (esperienza immersiva in realtà aumentata).

OLTRE ALLE PRESENZE, con nomi di tutto rilievo, a pesare saranno anche due grandi assenze. In primis Tullio Gregory, co-creatore del Festival, scomparso a marzo e Zigmunt Bauman.