Rissa, il caso in Senato: "Mandate i militari"

La richiesta di intervento è sottoscritta da Aimi e altri 21 parlamentari di FI. "Situazione fuori controllo, città ostaggio di bande armate"

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Il caso della maxi-rissa avvenuta della notte tra venerdì e sabato lungo via Ugo da Carpi arriva in Senato a Roma. Se ne fa portavoce il senatore Enrico Aimi, Coordinatore Regionale di Forza Italia: "FI chiede al Ministro degli Interni l’ausilio dei militari per rafforzare la sicurezza in città e la tempestiva espulsione di soggetti pericolosi". Richiesta sottoscritta da 22 senatori (Aimi, Cangini, Galliani, Craxi, Binetti, Ferro, Barboni, De Siano, Pagano, Perosino, Papatheu, Rizzotti, Dal Mas, Stabile, De Bonis, Berardi, Caligiuri, Tiraboschi, Giammanco, Paroli, Siclari e Berardi). Già all’indomani dell’episodio di violenza che ha visto oltre una decina di ragazzi under 30, in maggioranza di nazionalità pakistana, affrontarsi con tanto di machete e bastoni, il senatore Aimi era intervenuto affermando che avrebbe portato "il caso sul tavolo del Ministro Luciana Lamorgese, attraverso una specifica interrogazione". "Oltre dieci giovani sotto i 30 anni si sono affrontati in una maxi rissa lungo una via centrale di Carpi, in una zona dove normalmente si svolge il mercato alimentare e durante lo scontro sono comparse armi pericolosissime, come un machete, mazze da baseball e bastoni di legno. Un giovane pakistano, colpito dalla lama del machete, ha rischiato l’amputazione di una mano ed un altro è stato ricoverato in Neurologia per un grave trauma all’orecchio. Sul posto sono tempestivamente intervenuti gli agenti della Squadra Volante del Commissariato, che sono riusciti a identificare e denunciare per rissa sei giovani. A seguito dei fatti, cinque ragazzi tra i 25 e i 27 anni, in maggioranza di nazionalità pakistana, si sono presentati al pronto soccorso di Carpi. In base alle prime ricostruzioni e alle testimonianze, la rissa sarebbe scoppiata tra due gruppi rivali e i residenti sono preoccupati dato che tali episodi risultano essere sempre più frequenti". "Fatte queste premesse – prosegue Aimi – vorremmo sapere dal Ministro degli Interni quali iniziative intenda promuovere per riportare sicurezza e legalità a Carpi e nel modenese e se intenda intervenire per potenziare gli organici delle Forze dell’Ordine e implementare così il presidio sul territorio anche attraverso il ricorso al personale militare dell’Operazione Strade Sicure. Posto che i protagonisti di tali episodi di violenza sono spesso cittadini stranieri, chiediamo quali azioni anche di carattere normativo si intendano promuovere per prevedere altresì la tempestiva espulsione di soggetti socialmente pericolosi".

"Siamo di fronte a una situazione fuori controllo – attacca Aimi –, nelle mani di bande di stranieri, curata con pannicelli caldi e con fumogeni politici da stadio come la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini a 98 anni dalla concessione. Pensiamo piuttosto a revocare i permessi di soggiorno a delinquenti, spacciatori e pericolosi maneggiatori di machete".

Maria Silvia Cabri