Ritrovati i prosciutti, i ladri volevano rivenderli

Migration

SONO STATI trovati dentro un furgone in un’area di sosta vicino Parma i prosciutti rubati sabato notte nel macello Opas, ex Italcarni, di Migliarina.

I carabinieri della compagnia di Carpi, assieme ai militari di Parma, hanno rintracciato il mezzo lunedì sera: i ladri sono riusciti a fuggire ma hanno le ore contate, i militari li avrebbero già individuati.

Si tratta di tre uomini ripresi dalle telecamere di videosorveglianza del macello dove sono entrati sabato notte dopo aver tagliato la recinzione esterna e forzato la porta antipanico della struttura.

I banditi hanno preso 250 prosciutti dop tipologia Parma e Toscano, e, non contenti, hanno divelto tutti i distributori automatici di merendine da cui hanno preso le monete e mangiato alcuni snack. Hanno preso anche una decina tra computer, tablet e smartphone aziendali e sono fuggiti.

Secondo gli inquirenti si tratta di un furto su commissione e i prosciutti sarebbero stati rivenduti con un marchio fasullo.

Il valore dei pezzi rubati e ritrovati a Parma ammonta a circa 30mila euro: ovviamente non sono più prodotti consumabili e verranno smaltiti.

Il direttore dello stabilimento, Valerio Pozzi, annuncia contromisure drastiche.

«Investiremo subito 250mila euro in un nuovo sistema d’allarme all’avanguardia per difenderci dai furti – spiega – i prosciutti erano pronti per essere spediti lunedì ai nostri clienti, chi ha commesso il furto sapeva che si trovavano nel nostro deposito».

I banditi sono entrati sabato notte approfittando della pausa del servizio di vigilanza. Sono stati velocissimi, come è emerso dalle indagini e sono entrati dal lato meno visibile, quello che si affaccia sul retro di fronte alle stalle di suini.

Dai video delle telecamere si vedono chiaramente tutti e tre: mentre due di loro prendono i prosciutti e li caricano sul furgone, il terzo ha devastato una dozzina di distributori automatici prendendo i soldi e mangiando le merendine. Poi sono entrati nel deposito e hanno arraffato i computer.

I carabinieri hanno raccolto sul posto tutte le tracce lasciate dai banditi e in poco tempo sono riusciti ad identificarli.

Ora le indagini proseguono per capire a quale mercato erano destinati i prosciutti, si ipotizza una sorta di ‘mercato nero’ di prodotti dop.

«Continuiamo a lavorare e a macellare come sempre» ribadisce Pozzi, responsabile dello stabilimento da quando Opas è entrata alcuni anni fa con affitto di ramo d’azienda della ex Italcarni sull’orlo del fallimento.