Morte sospetta Modena, "Qualcuno ha vissuto lì per 2 giorni col cadavere di mio padre"

Il figlio di Rocco De Salvatore racconta la macabra scoperta: "La camera era in disordine, chi l’ha abbandonato come un animale ha cercato i soldi"

Stefano De Salvatore, il figlio della vittima (Foro Corradini)

Stefano De Salvatore, il figlio della vittima (Foro Corradini)

Modena, 2 agosto 2022 - "L’ho trovato morto io, nel letto. Era lì da almeno due giorni, mi hanno detto. Neppure gli animali vengono lasciati così". E’ sconvolto Stefano De Salvatore, il figlio di Rocco, 74enne trovato cadavere domenica sera. Al ritorno dal mare, è stato il primo ad entrare nell’appartamento di via Volta a Massa Finalese, insospettito dalla ‘scomparsa’ dell’anziano che non rispondeva più al telefono da venerdì. "Mercoledì mattina era venuto a casa mia e poi non l’ho più visto o sentito. Domenica ho deciso di passare da lui, visto che non mi chiamava e l’ultimo accesso al suo telefono risaliva a venerdì alle 22. Tornando dal mare sono quindi passato sotto casa di papà ma le tapparelle erano tutte giù ed era insolito per mio padre tenere le tapparelle abbassate a quell’ora ma ho pensato: magari dorme. Ho provato a bussare poi sono andato a casa. Sono tornato verso le 21 e ho visto la tapparella della cucina leggermente alzata: qualcuno da dentro l’aveva tirata su. Con la mia compagna ho detto: è successo qualcosa".

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Poi cosa ha fatto?

"Sono andato a vedere in piazza poi sono tornato indietro e sotto al tappetino della porta c’erano le chiavi della sua auto e della casa. Ho aperto e ho visto tutto spento, ma i ventilatori erano in funzione. La camera di mio padre era chiusa. Sono entrato, ho visto mio padre deceduto sul letto, in condizioni bestiali, peggio degli animali. Sono sceso, ho chiamato il 118 piangendo e il vicino mi ha detto che aveva visto due persone, uomo e donna, uscire dalla casa. Qualcuno era stato nell’appartamento".

Aveva segni sul corpo?

"Lividi sulle braccia e la casa era sottosopra: in camera c’era il portafogli a terra, documenti, carta, panni, il letto era rotto e le ante dell’armadio aperte. Una colluttazione ci deve essere stata, a mio avviso".

La ragazza marocchina di cui tutti parlano viveva con lui?

"Ci viveva ogni tanto e mi aveva accompagnato a casa con mio padre martedì. Ha problemi seri di alcol e spesso quando si trovava in difficoltà chiamava mio padre che le dava una mano. Avevano avuto una relazione. Venerdì sera però i vicini hanno visto l’uomo che frequentava la donna marocchina bussare forte contro la porta e chiamarla. Secondo me, mio padre o era di troppo, o è finito comunque in mezzo a questo trio. Mio padre mi aveva chiamato spesso, anche di notte, dicendo che lei lo picchiava e che beveva troppo. Andavo lì, cercavo di farla calmare e trovare una soluzione. Lei se ne andava poi lui tornava a prenderla. Si era affezionato a questa persona e la storia andava avanti da tre anni. Mio padre però mi parlava anche di quest’altro uomo che la andava a prendere sotto casa".

La sua idea qual è?

"Qualcuno in casa c’era e qualcosa è successo. Volevano i soldi. Non so bene cosa possa essere accaduto ma secondo me papà non è morto di morte naturale. Chiedo solo di sapere la verità. La giustizia italiana non vale niente ma quando ti capita qualcosa di così grave le risposte te li aspetti. Queste persone sono state in casa con mio padre, morto. Una cosa animalesca".