Rogo alla discarica rifiuti Disastro ecologico sventato

I tecnici Arpae e Ausl nelle misurazioni hanno rilevato inquinanti nell’aria. Ma i valori sono risultati sotto la soglia critica: "Nessun rischio per la salute"

Migration

di Valentina Reggiani

L’ennesimo incendio divampato nei giorni all’interno della discarica di via Caruso ha preoccupato e non poco i cittadini, i commercianti così come i responsabili dei vicini canile, Gattile e centro fauna selvatica. I timori più grandi erano legati agli inquinanti che avrebbero potuto disperdersi nell’aria. Subito sono scattate le indagini Arpae che, effettivamente, hanno rilevato un inquinante ma in quantità così bassa – affermano congiuntamente da Arpae e Ausl – da non rappresentare un rischio per la salute della popolazione.

I monitoraggi proseguiranno anche nei prossimi giorni e lunedì ci saranno ulteriori risultati poiché quelli attuali erano relativi al primo giorno e a un numero limitato di ore.

Le fiamme erano divampate martedì notte nella discarica di via Caruso, per poi invadere una tettoia dove vengono stoccati rifiuti ingombranti provenienti dal territorio, in attesa di essere lavorati. L’odore acre, ‘plastico’ aveva allarmato i cittadini che subito avevano dato l’allarme, scattato contestualmente grazie al sistema di rilevazione incendio attivo nel sito. I pompieri, per domare il rogo, avevano lavorato tutta la notte e la mattina seguente.

Nel frattempo sono scattate immediatamente le analisi sulla qualità dell’aria nei punti di monitoraggio ambientale, individuati sulla base del contesto territoriale potenzialmente interessato dalla ricaduta dei fumi dell’incendio. Come detto non sarebbero emersi dai primi esiti valori preoccupanti.

I campionamenti hanno riguardato la ricerca di composti organici volatili e di aldeidi (formaldeide, acetaldeide, acroleina) e sono stati effettuati presso 5 punti individuati attorno all’impianto e nei centri abitati più prossimi (via Nonantolana, Strada Villavara, Albareto, via Belgio, parco Via Buozzi).

I livelli di inquinanti sono risultati sempre inferiori ai limiti di rilevabilità analitica ad eccezione di via Belgio dove è stato riscontrato un valore apprezzabile per il toluene, un inquinante appunto ma anche in questo caso i valori risultano molto inferiori ai livelli di riferimento nazionali e internazionali definiti per l’esposizione della popolazione.

Quindi nessun rischio – fanno sapere da Arpae – per la salute pubblica pur trattandosi di un inquinante importante. Per quando riguarda infine i valori di PM10, ovvero polveri sottili raccolti nelle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria in via Tagliati, Belgio ed Albareto le concentrazioni di polveri sono risultare simili – come valori – a quelli della stazione di via Giardini, certamente non interessata dall’incendio.

Le misurazioni sono state effettuate il giorno successivo al rogo. Il valore più alto di concentrazione si è rilevato nella stazione di Tagliati; ma il valore è comunque inferiore al limite previsto sulla media annuale. Infine da Arpa e Ausl fanno sapere come, per quanto riguarda i dati degli inquinanti gassosi misurati nelle tre centraline, non si sono rilevate variazioni significative rispetto ai normali andamenti.

"Considerata la durata relativamente breve dell’incendio e i livelli di inquinanti ambientali riscontrati, non si evidenzia un rischio di effetti nocivi sulla salute delle persone correlati all’evento", conclude Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl.