Incendio a Modena, misterioso rogo. Camper dei nomadi dato alle fiamme

Sull’episodio accaduto in via Attiraglio sono in corso accertamenti. Non è esclusa la vendetta tra rom

Il camper andato a fuoco

Il camper andato a fuoco

Modena, 9 settembre 2018 - Misterioso incendio ieri pomeriggio, intorno alle 18 in via Attiraglio, nei pressi dell’inceneritore. Un camper, pare di proprietà di un rom, è stato dato alle fiamme. Ad accorgersene è stato un passante: un uomo in bicicletta che ha notato il denso fumo provenire dalla strada sterrata nel tratto che costeggia il Naviglio, località la Bertola, nei pressi della Tav.

Sul posto sono accorse subito due squadre dei pompieri che, in breve tempo, hanno avuto ragione delle fiamme. Il rogo però ha distrutto completamente il mezzo, tanto che del camper non è rimasto altro che una carcassa. Il fumo era visibile anche a distanza di chilometri ma, fortunatamente, non vi sono abitazioni nella zona o altre strutture a cui le fiamme avrebbero potuto allargarsi. Sul posto, subito dopo, è intervenuta anche una volante.

Dai primi accertamenti pare infatti che si tratti di un incendio doloso. Sul posto non sarebbero state trovate taniche o altri elementi utilizzati dagli autori per innescare l’incendio. Vi sarebbero però elementi che avrebbero portato gli inquirenti ad ipotizzare l’origine dolosa delle fiamme.

E non si esclude che quello andato in scena in mezzo alla campagna rappresenti una sorta di vendetta o avvertimento tra famiglie nomadi, essendo appunto il mezzo riconducibile ad un rom. Gli accertamenti sono in mano alla Polizia di Stato: gli agenti sono rimasti diverso tempo sul posto al fine di verificare la presenza di eventuali tracce lasciate dall’autore. Non è la prima volta, infatti, che i camper vengono dati alle fiamme da ignoti. A febbraio e marzo 2016 gli inquirenti indagarono su due differenti e devastanti incendi nella piccola area nomade di via Argiolas. Per la seconda volta in meno di un mese, infatti, una mano ignota appiccò il fuoco a tre roulotte posteggiate nell’area da famiglie nomadi, di passaggio in città a quanto pare.

Ieri come due anni fa gli inquirenti ipotizzarono anche che gli autori intendessero ‘cancellare’ qualche traccia lasciata all’interno, magari a seguito di furti. Ma qualcuno, ieri, potrebbe aver agito con l’intenzione di dar vita o dare inizio ad una sorta di faida/vendetta tra famiglie nomadi.

Nonostante non siano state, a quanto pare, trovate tracce evidenti di liquido infiammabile all’esterno del mezzo, infatti, non si può escludere che il rogo sia stato appiccato dall’interno, ovvero lanciando materiale infiammabile nell’abitacolo. In questo caso sarebbe impossibile stabilirlo dal momento che, appunto, del camper è rimasta poco più che una carcassa incenerita.