Rotatoria di San Michele, si vede la luce

Martedì in Consiglio comunale, con la ratifica della variante urbanistica, si sblocca un’opera necessaria attesa da quindici anni

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Dopo quindici anni che se ne parla, va in dirittura d’arrivo la rotatoria di San Michele, i cui lavori dovevano cominciare per la primavera del 2022 e invece tardano, con linea del traguardo che si attesta alla primavera prossima. In consiglio comunale, martedi sera, va infatti in discussione l’ennesimo punto destinato a sbloccare l’iter infinito, ovvero la "ratifica della variante urbanistica, apposizione di vincolo espropriativo, dichiarazione di pubblica utilità". Torna così in aula questa opera che metterà in sicurezza un incrocio tristemente noto e teatro di diversi incidenti, ovvero l’intersezione tra la provinciale 19 che da Sassuolo conduce alle prima colline, via del Bacino e la strada che conduce alla frazione collinare.

Venne pensata ormai tra legislature fa, come punto qualificante del programma della Giunta Caselli che pose in essere i primi atti propedeutici alla sua realizzazione, venne sostenuta – senza troppa convinzione, tuttavia, visto il costo – anche dalla Giunta Pistoni ma, dal 2019 ad oggi, la Giunta Menani ha accelerato l’iter, che tuttavia non si può dire sia concluso, dal momento che la rotatoria torna in Consiglio. L’approvazione del progetto definitivo dell’infrastruttura risale infatti ad un anno fa, ed è invece della scorsa primavera un altro passaggio, che ha visto il consiglio comunale approvare la modifica della convenzione tra Comune e Provincia: proprio l’adozione della nuova convenzione, spiegarono allora i tecnici comunali al consiglio, "ci ha fatto perdere un mese sui lavori, ma ne abbiamo guadagnati tre sugli adempimenti". Quasi completati, par di capire, anche se il termine inizialmente previsto per la realizzazione dell’opera (a primavera si battezzò fine anno) verrà spostato avanti di qualche mese. Varrà la pena, tuttavia, aspettare, anche perché la necessità della realizzazione è condivisa trasversalmente tra maggioranza e opposizione. "Un’opera fondamentale per la viabilità della zona", la definì Giulia Pigoni del Gruppo Misto, cui fece eco il leghista Giuliano Zanni parlando di "scelta giusta da parte dell’Amministrazione": tanto basta, insomma, ad aspettarsi di nuovo il consiglio schierato come un sol uomo a ‘spingerne’ la realizzazione. L’investimento (oltre 600mila euro totali, 100mila li mette la Provincia, il resto il Comune) è cospicuo, ma la rotatoria resta opera dalla quale la viabilità non può prescindere, "anche alla luce – parole del sindaco – della necessità di mettere in sicurezza quel tratto".

Stefano Fogliani