Run 5:30, la corsa all’alba conquista New York

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È NATA a Modena, dall’immaginazione di Sergio Bezzanti e Sabrina Severi, e si è evoluta in pochissimo tempo sbarcando in tutte le principali città d’Italia, come Milano, Torino, Venezia, Verona, Palermo, Trieste, oltre alle più vicine Bologna e Reggio Emilia. C’era già una ‘puntata’ estera, a Brighton nel Regno Unito. Ma l’evento del 6 settembre non è paragonabile a nessun altro nella storia della Run 5:30, la corsa all’alba che sbarcherà oltre l’Oceano Atlantico, a New York. Un riconoscimento straordinario per il format tutto modenese, che vedrà la luce dell’alba anche dalle rive dell’Hudson, sul Pier 25, uno dei punti più panoramici e frequentati di Lower Manhattan, incastonato tra Soho e Tribeca, tra gli isolati più vivaci e colorati della ‘Grande Mela’. Una città che conosce perfettamente il podismo, che ospita ‘runner’ praticamente in ogni angolo verde, e che tra due settimane sarà anche un po’ più gialloblù. L’organizzazione sarà esattamente la stessa delle tappe italiane: partenza di massa alle 5:30 del mattino, apertura a chiunque, professionisti, amatori, camminatori, famiglie e animali domestici, percorso di circa cinque chilometri lungo le scenografiche sponde dell’Hudson. La partnership di prestigio è poi quella con Eataly, nella cui sede del World Trade Center si potranno ritirare le t-shirt dell’evento. «L’approccio a questo evento, a questo sogno – racconta l’ideatrice Sabrina Severi – è avvenuto a inizio anno grazie al Wall Street Journal che ha subito sposato l’iniziativa Made in Italy. È piaciuto il fatto che non sia la solita corsa, ma un vero progetto di promozione di sani stili di vita: noi ideatori siamo una nutrizionista e un pubblicitario, non organizzatori di eventi, un valore aggiunto. Il messaggio della Run 5:30 si rinnova così ogni anno quando organizziamo camminatecorse al mattino presto, con colazioni a base di frutta fresca di stagione». Obiettivi? «La maratona di New York alla prima edizione ebbe 127 partecipanti, questo primo obiettivo è già stato raggiunto. Un altro obiettivo è realizzare un evento dalla tipica impronta Made in Italy, un terzo obiettivo è sviluppare più organicamente il progetto 5:30 negli Stati Uniti. A questo scopo sono attivi sul campo Filippo Ciampini e Alessandro Curti, da tempo dentro al progetto». Le fa eco l’altro fondatore, Sergio Bezzanti: «Siamo entusiasti di vedere questo progetto pienamente italiano sbarcare a New York. Dopo dieci anni questa idea cresce anche fuori dai nostri confini». I posti disponibili sono solo 1000, chi è a New York non deve far altro che ‘correre’ a prenotarsi!

a.t.