"Sacro Cuore, una festa che unisce le generazioni"

Ieri in Cattedrale la Messa per lo storico compleanno della scuola paritaria. Erano presenti gli alunni, gli insegnanti e i presidi di ieri e di oggi

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di Maria Silvia Cabri

Si respirava un’atmosfera di grande emozione ieri mattina in Cattedrale in occasione della celebrazione della messa per i 130 anni dell’istituto paritario Sacro Cuore di Carpi. Dai bimbi del nido ad ex alunni del 1942, i cui genitori nel 1920 avevano frequentato la stessa scuola. C’era proprio tutto il mondo del Sacro Cuore: intere generazioni di alunni attuali e del passato, come di insegnanti e anche di presidi, felici di ritrovarsi dopo tanti anni. "E’ bello vedere come la storia è qualcosa che continua, un potenziale di eternità – ha spiegati il preside Claudio Cavazzuti -. Questa è una giornata importantissima per noi, fortemente voluta, e che siamo per fortuna riusciti a realizzare. Si tratta del primo momento di un percorso che stiamo organizzando per valorizzare i 130 anni della nostra scuola. 130 anni di crescita tra tante difficoltà: due guerre mondiali, terremoti e anche la pandemia, ma nonostante tutto siamo sempre riusciti a portare avanti un percorso e in questo ci siamo sentiti aiutati e accompagnati da Gesù, nella missione di educare le nuove generazioni. Nuove generazioni che pian piano sono diventate generazioni adulte e che continuano a volere bene alla nostra scuola, come dimostra la loro numerosa presenza qui in Cattedrale, e questo ci fa molto piacere".

Due i doni simbolici portati all’altare: un mazzo di fiori e un cartellone con tante scritte, foto, immagini, su sui campeggia il ‘130’. "Come i fiori sono colorati ma bellissimi nella loro diversità – prosegue il preside - abbiamo voluto rappresentare le varie competenze e anime che vivono la scuola e che unite creano un’immagine di bellezza e armonia. Invece il cartellone con i 130 anni rappresenta la storia che offriamo in ringraziamento a Gesù nella messa. Ciascuno ha scritto quello che è stato un momento significativo oppure che cosa ha rappresentato la scuola per lui. Lo hanno realizzato i ragazzi di quest’anno, come quelli di cinquanta anni fa, chi come insegnanti, ex docenti, chiunque abbia voluto lasciare un personale ricordo".

Don Massimo Dotti, parroco del Duomo e presidente di Aceg (Attività cattoliche educative gioventù), nell’omelia ha ricordato i 130 anni del Sacro Cuore: "La scuola non dovrà essere intesa solo come istituzione ma è depositaria di una sfida più importante, accompagnare i giovani in un lungo percorso di crescita dal nido alle medie, con insegnamenti ma anche atteggiamenti. Aiutare i ragazzi a crescere, accompagnarli passo dopo passo". Tra i progetti futuri vi è quello di istituire un’associazione di ex alunni del Sacro Cuore per mantenere sempre viva l’appartenenza scolastica. Presenti alla celebrazione anche il sindaco Alberto Bellelli e l’assessore alle politiche scolastiche Davide Dalle Ave: "Il Sacro Cuore è un punto di forza della nostra città - ha commentato il sindaco - un modello di offerta scolastica integrata che garantisce capacità e adeguata risposta nell’ambito di quello che è il mestiere più difficile del mondo: insegnare. Ringraziamo l’istituto perché è stata la prima scuola a garantire l’accoglienza ai fratelli ucraini. C’è molto orgoglio nella famiglia del Sacro Cuore ma c’è anche molto orgoglio da parte di Carpi per avere il Sacro Cuore".

Il 24 settembre è prevista all’Eden una festa in cui saranno invitati tutti coloro che hanno avuto a che fare o che hanno a che fare con la scuola: sarà allestita una mostra per testimoniare la storia della scuola, com’è cambiata da quando c’erano le suore di carità, e come è cambiato l’insegnamento, ma sempre coltivando la passione educativa per trasmettere ai giovani quello che è il patrimonio del Vangelo.