Sala ibrida, primo salvataggio a Baggiovara

Rischiò di morire dopo essere stato accoltellato: "Siamo intervenuti risparmiando minuti preziosi"

La Sala ibrida e di fianco la dottoressa Micaela Piccoli, primaria di chirurgia generale

La Sala ibrida e di fianco la dottoressa Micaela Piccoli, primaria di chirurgia generale

Baggiovara (Modena), 11 dicembre 2019 - Era stato accoltellato dal suo coinquilino nella casa di via Mazzini a fine novembre con la motivazione che occupava troppo il bagno. Il 27enne è stato sottoposto a intervento all’ospedale di Baggiovara per una profonda ferita toracio-addominale: si tratta del primo paziente che viene operato nella sala ibrida in urgenza.

Il vantaggio è che è possibile effettuare una diagnosi immediata e in contemporanea, senza spostare il paziente, eseguire procedure chirurgiche. A operarla è stata l’equipe di chirurgia generale diretta dalla dottoressa Micaela Piccoli e da quella di Endoscopia digestiva diretta dalla dottoressa Rita Conigliaro. «Nel corso della lite – spiegano dall’ospedale – il coltello è entrato dalla base del torace sinistro, con un percorso dal basso verso l’alto, interessando lo stomaco, la parte terminale dell’esofago, la pleura controlaterale destra e il lobo sinistro del fegato».

Insomma, una ferita grave e profonda, che è stato possibile trattare al meglio grazie alle caratteristiche della Sala Ibrida, che ha consentito di intervenire in tempo reale senza perdere minuti preziosi. «Il paziente è giunto in sala in stato di shock – ha spiegato la dottoressa Piccoli – con già un drenaggio toracico applicato in Pronto soccorso. Qui è stato sottoposto ad un delicato intervento addominale di emostasi del sanguinamento da lesione di un’arteria gastrica, dal lobo sinistro del fegato e dall’interno dello stomaco. Si è proceduto quindi a riparazione con suture delle lacerazioni dello stomaco dell’esofago e del fegato».

Adesso sta meglio. Subito dopo l’intervento è stato ricoverato in terapia Intensiva, e ora a distanza di 12 giorni, è stato trasferito in area critica semintensiva. «L’equipe di endoscopisti – ha aggiunto la dottoressa Rita Conigliaro – si è occupata di effettuare il controllo gastroscopico, verificando la corretta sutura delle lacerazioni e l’assenza di altre lesioni misconosciute dato il non sicuro tragitto del coltello. Le attrezzature avanzate presenti in sala ibrida ci hanno permesso di lavorare contestualmente, risparmiando tempo prezioso, per trattare un’emergenza in cui i minuti fanno la differenza».

Un tentato omicidio avvenuto a fine novembre all’interno di un’abitazione in via Mazzini. Ricoverato in gravi condizioni (terapia intensiva e prognosi riservata) all’ospedale di Baggiovara un 27enne italiano, colpito da una coltellata alla pancia da uno dei coinquilini, un cittadino ucraino di 53 anni che è stato arrestato. A dare l’allarme è stato il terzo inquilino nell’abitazione, un giovane romeno. Quando la polizia è arrivata, poco dopo che il ferito era già stato portato all’ospedale, l’aggressore ha consegnato il coltello da cucina agli agenti, confermando la propria responsabilità. Il terzo coinquilino ha invece spiegato che la lite è scoppiata proprio perché il 27enne, secondo l’aggressore, utilizzava il bagno troppo a lungo.